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Il principale responsabile della sanità degli Stati Uniti è un ancora più influente diffusore di bufale sulla salute

A cura di Anicka Slachta Da quando, lo scorso gennaio, è stato nominato massimo responsabile della sanità pubblica americana, Robert F. Kennedy Jr. ha diffuso 12 affermazioni false sulla salute in audizioni ufficiali, interviste e post sui social network. Solo su X, questi contenuti hanno raccolto complessivamente oltre 25 milioni di visualizzazioni, secondo un’analisi di NewsGuard. Dalla sua posizione di rilievo come Segretario della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti – a capo di un’agenzia con uno stanziamento previsto per il 2026 di 94,7 miliardi di dollari e con oltre 80.000 dipendenti – Kennedy ha rilanciato teorie infondate, tra cui l’idea che la malattia di Lyme sia un’arma biologica creata dal governo degli Stati Uniti e l’affermazione, più volte smentita, secondo cui i farmaci da prescrizione sarebbero tra le principali cause di morte nel Paese. (L’elenco completo delle 12 affermazioni false con relativa diffusione è disponibile nell’immagine sopra).

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Implementing the EU Code of Practice on Disinformation: An Evaluation of VLOPSE Compliance and Effectiveness (Jan–Jun 2024)

 In recent years, the European Union has stepped up its efforts to counter disinformation, with the Code of Practice on Disinformation (CoPD) serving as a cornerstone of its approach. Originally introduced in 2018 and revised in 2022, the CoPD is a self-regulatory framework guiding Very Large Online Platforms and Search Engines (VLOPSE) in their obligations to reduce the spread and impact of disinformation. As of July 1, 2025, the Code will become effective as a formal Code of Conduct under the Digital Services Act. This report evaluates the implementation of the CoPD between January and June 2024, focusing on the actions reported by Meta (Facebook and Instagram), Google (Search and YouTube), Microsoft (Bing and LinkedIn), and TikTok. Large online platforms are required to submit transparency reports twice a year, detailing their efforts to meet commitments under the Code. This report focuses on certain key areas such as improving transparency, supporting media literacy, enhancing fact-checking partnerships, and enabling research. The assessment

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IDMO aderisce al progetto JTI (Journalism Trust Initiative): un passo avanti per l’informazione di qualità

IDMO partecipa al progetto Journalism Trust Initiative (JTI), lo standard internazionale promosso da Reporters sans frontières (RSF) per rafforzare trasparenza, etica e affidabilità nel giornalismo, promuovendo e certificando la qualità dell’informazione.  Si tratta di un’adesione che va oltre il simbolico: IDMO ha infatti pubblicato online il proprio report JTI (https://www.jti-app.com/report/Xo3ape73GkeWJw5d), rendendo accessibili e consultabili da chiunque le proprie pratiche editoriali, i criteri di trasparenza, le politiche di verifica delle fonti e i principi deontologici che guidano il lavoro quotidiano della redazione.  Si tratta di traguardo che segna l’inizio di un percorso ambizioso: rafforzare la credibilità, la trasparenza e l’integrità delle pratiche editoriali all’interno di un sistema di riferimento riconosciuto a livello globale.  Lanciato nel 2018 da Reporter Senza Frontiere con il contributo di giornalisti, accademici ed esperti internazionali, il JTI nasce con l’obiettivo di contrastare la disinformazione, definendo e promuovendo degli standard comuni per l’affidabilità dell’informazione, capaci di premiare il

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A MAGGIO LA DISINFORMAZIONE SULLA CRISI IN MEDIO ORIENTE AUMENTA NOTEVOLMENTE

I quattro progetti editoriali italiani che hanno pubblicato contenuti di verifica dei fatti, e che hanno contribuito a questo report*, hanno pubblicato, a maggio 2025, un totale di 257 articoli di fact-checking. Di questi, 17 (6,6%) hanno avuto per oggetto casi di disinformazione riguardanti la guerra in Ucraina, 16 (6,2%) la guerra in Medio Oriente, 12 (4,7%) l’Unione europea, 11 (4,2%) la pandemia, 10 (3,9%) l’immigrazione, 10 (3,9%) il cambiamento climatico e 8 (3,1%) le tematiche di genere o Lgbtq+. Il conflitto in Ucraina rimane la tematica più colpita dalla disinformazione, anche se le notizie false relative a questo si sono dimezzate rispetto al mese precedente. Cala anche la disinformazione relativa all’Unione europea e quella relativa all’immigrazione. Le false notizie su Covid-19 e vaccini, in contrasto con la tendenza europea registrata da EDMO, diminuiscono a loro volta. In linea con la tendenza europea, invece, aumenta notevolmente la disinformazione sulla crisi

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UKRAINE, GAZA AND ELECTIONS: HOW RUSSIA, CHINA AND DOMESTIC ACTORS USE DISINFORMATION TO FOSTER THEIR AGENDAS

The 33 organizations* part of the EDMO fact-checking network that contributed to this brief published a total of 1.760 fact-checking articles in May 2025. Out of these articles, 173 (10%) focused on Ukraine-related disinformation; 138 (8%) on disinformation related to the EU; 118 (7%) on COVID-19-related disinformation; 89 (5%) on disinformation related to immigration; 86 (5%) on the Middle Eastern regional conflict; 82 (5%) on climate change-related disinformation; and 29 (2%) on disinformation about LGBTQ+ and gender issues.  Disinformation about the conflict in the Middle East increases significantly after months of minimal relevance. False information on Covid-19 also made a comeback, rising by three percentage points and reaching the highest value since May 2023 (7%). False news related to the war in Ukraine and the EU, which are still the most  targeted topics by disinformation in the month of May, remained stable on the levels registered in April, respectively 10%

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Arriva a Firenze la campagna di alfabetizzazione digitale ‘Naviga consapevolmente’

L’Osservatorio Europeo dei Media Digitali (EDMO), in collaborazione con i suoi 14 hub attivi negli Stati membri dell’Unione Europea e in Norvegia, ha lanciato la campagna di alfabetizzazione digitale ‘Naviga consapevolmente’ (‘Be Online Smart’).Grazie alla collaborazione tra l’Istituto Universitario Europeo, che coordina il progetto EDMO, e il Comune di Firenze, l’iniziativa approda ora anche sul territorio fiorentino. I materiali informativi – poster e cartoline – saranno disponibili in vari spazi pubblici del Comune, come sedi di quartiere, anagrafi e altri uffici comunali. L’obiettivo della campagna è informare i cittadini e sensibilizzare l’opinione pubblica su come gli algoritmi influenzino la nostra esperienza online. Strumenti digitali come motori di ricerca, social network e piattaforme di streaming utilizzano algoritmi per selezionare e organizzare i contenuti che visualizziamo. Se da un lato questi sistemi ci aiutano a trovare contenuti in linea con i nostri interessi, dall’altro possono limitare la varietà delle informazioni, amplificare la

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La disinformazione generata con l’Intelligenza Artificiale in Italia raggiunge un nuovo record ad aprile

I quattro progetti editoriali italiani che hanno pubblicato contenuti di verifica dei fatti, e che hanno contribuito a questo report*, hanno pubblicato, ad aprile 2025, un totale di 206 articoli di fact-checking. Di questi, 26 (12,6%) hanno avuto per oggetto casi di disinformazione riguardanti la guerra in Ucraina, 13 (6,3%) l’Unione europea, 11 (5,3%) l’immigrazione, 11 (5,3%) la pandemia, 2 (0,9%) le tematiche di genere o Lgbtq+, 2 (0,9%) il cambiamento climatico e 2 (0,9%) la guerra in Medio Oriente. Il conflitto in Ucraina rimane la tematica più colpita dalla disinformazione, anche se le notizie false relative aquesto sono diminuite quantitativamente rispetto al mese precedente (16%), in linea con quanto rilevato a livelloeuropeo da Edmo. Cala anche la disinformazione relativa all’Unione europea, diminuita di quasi nove punti percentuali rispetto al valore rilevato a marzo (15%). In contrasto con la tendenza registrata a livello europeo, invece, in Italia la disinformazione su

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