Esclusiva

Luglio 21 2023.
 
Ultimo aggiornamento: Aprile 18 2024
A giugno 2023 cresce la disinformazione sulla guerra in Ucraina e sull’Ue

A giugno 2023 cresce la disinformazione sulla guerra in ucraina e sulla Ue, si riduce sul clima e quella sulla pandemia diventa sempre più marginale

A giugno 2023 cresce la disinformazione sulla guerra in Ucraina e quella sulla Ue. La disinformazione sul clima si riduce, e quella sulla pandemia diventa sempre più marginale

I cinque progetti editoriali italiani che hanno pubblicato contenuti di verifica dei fatti, e che hanno contribuito a questo report*, hanno pubblicato, a giugno 2023, un totale di 259 articoli di fact-checking.

Di questi 38 (14,7%) hanno avuto per oggetto casi di disinformazione riguardanti la guerra in Ucraina, 23 (8,8%, un nuovo minimo) la pandemia, 17 (6,6%) il cambiamento climatico e 19 (7,3%) l’Unione europea.

La disinformazione sulla guerra in Ucraina è aumentata nuovamente, dopo che a maggio aveva fatto registrare uno dei valori più bassi (11,9%) dall’inizio del monitoraggio. Le principali narrazioni di disinformazionerestano quelle rilevate nei mesi precedenti (principalmente, il suppostonazismo dell’Ucraina e l’immoralità dei suoi leader), cui si sono aggiuntestorie false sul crollo della diga di Nova Kachovka. In aumento anche la disinformazione a tema Ue, che a maggio valeva il 4,4% del totale.Come evidenziato però nell’ultimo brief EDMO, a due mesi dall’inizio della rilevazione, è presto per valutare se si tratta di una vera tendenza.

* Progetti che hanno contribuito a questo report: BlastingNews, Bufale.net, Facta, Open, Pagella Politica

A giugno 2023 cresce la disinformazione sulla guerra in Ucraina e sull’Ue

A giugno 2023 la disinformazione generata dall’Intelligenza Artificiale diminuisce

La percentuale rilevata di disinformazione generata con IA vale il 4,2% del totale. Un valore minore rispetto a quelli dei mesi precedenti e più simile a quelli rilevati da Edmo a livello europeo, stabilmente intorno al 4%.

L’uso di strumenti di IA per creare notizie false è una tecnica di disinformazione ed è importante sottolineare che tutti i casi rilevati riguardano immagini create artificialmente. Non è ancora possibile, come evidenziato da un articolo su Edmo, avere un’idea precisa della disinformazione testuale generata con l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.

A giugno 2023 cresce la disinformazione sulla guerra in Ucraina e sull’Ue

Disinformazione contro la comunità LGBTQ+ nel mese del Pride

Giugno è il mese delle celebrazioni del Pride. La disinformazione sul tema, che circolava anche in precedenza, ha sfruttato la popolarità dell’argomento a giugno per diffondere messaggi omofobi e discriminatori. I membri e attivisti Lgbtq+ sono infatti accusati di essere pedofili, deviati oppure di voler imporre un’egemonia culturale. In generale, le principali storie false circolate in Italia a giugno veicolano le narrazioni di disinformazione già individuate a livello europeo da un articolo che Edmo ha dedicato all’argomento.

Due particolari storie false legate al Pride hanno riguardato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Una, circolata anche al di fuori dell’Ue, sosteneva che il governo Meloni avesse introdotto il “Family Pride Month”, dedicando giugno alla celebrazione della cosiddetta “famiglia tradizionale”. La presidente del Consiglio è stata oggetto anche di una notizia falsa di segno opposto che, tramite un’immagine modificata, suggeriva il suo appoggio alle manifestazioni del Roma.

Gli articoli più letti a giugno 2023, secondo i dati raccolti dai progetti che hanno contribuito a questo report, hanno riguardato i funerali di Silvio Berlusconi, la parata del 2 giugno e altri argomenti minori

No, ai funerali di Silvio Berlusconi non c’era il Gabibbo

No! Non c’è stato un saluto fascista della “Decima MAS” durante laparata del 2 giugno delle Forze Armate

No! Elly Schlein non ha bevuto Tavernello in aula alla Camera

Le controfigure di Tom Cruise sono state generate dall’intelligenza artificiale

A giugno 2023 cresce la disinformazione sulla guerra in Ucraina e sull’Ue

LEGGI IL REPORT COMPLETO QUI