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Mind the Web – Dalla TV a TikTok: vivere nell’ambiente digitale

Il 22 ottobre presso la sede TIM di Roma, si è svolto il primo webinar interattivo di Mind the Web, dal titolo “Dalla TV a TikTok: vivere nell’ambiente digitale”.L’iniziativa ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sulle opportunità e i rischi legati alla navigazione e all’interazione attraverso i media digitali, favorendo un uso più consapevole e responsabile delle tecnologie. All’evento hanno partecipato oltre 45.000 studenti collegati da tutta Italia, che hanno seguito il webinar in diretta e interagito con i relatori attraverso domande in tempo reale. L’incontro si è aperto con gli interventi di Andrea Rubera, Head of Diversity, Belonging & Inclusion di TIM, e Gianna Barbieri, Direttore generale del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) Direzione generale per l’edilizia scolastica, le risorse e il supporto alle istituzioni scolastiche. Gli esperti intervenuti in questa prima puntata sono stati: Mariano Tredicini, Head of Social Platforms and Tim AI Data Lab Michele Marangi,

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Rimane alta la disinformazione su Israele/Palestina e aumenta quella su immigrazione e covid-19

LA DISINFORMAZIONE SU ISRAELE-PALESTINA RIMANE QUELLA PIÙ DIFFUSA A SETTEMBRE I quattro progetti editoriali italiani che hanno pubblicato contenuti di verifica dei fatti, e che hanno contribuito a questo report*, hanno pubblicato, a settembre 2025, un totale di 226 articoli di fact-checking. Di questi, 27 (11,9%) hanno avuto per oggetto casi di disinformazione riguardanti la crisi in Israele-Palestina, 15 (6,6%) la pandemia, 13 (5,7%) l’immigrazione, 10 (4,4%) l’Unione europea, 6 (2,6%) il conflitto in Ucraina, 6 (2,6%) il cambiamento climatico e 3 (1,3%) le tematiche di genere o Lgbtq+. Settembre ha visto un aumento della disinformazione sull’immigrazione e di quella a tema Covid-19 e vaccini.Il primo dato è coerente con la dinamica europea, registrata da EDMO, mentre il secondo è in controtendenza. Pur rimanendo l’argomento più colpito dalla disinformazione, le notizie false sulla crisi in Palestina sono diminuite rispetto a quanto visto nel mese di agosto. In calo anche la

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Extremist forces keep flooding Europe with disinformation about Ukraine, migrants and the EU

DISINFORMATION IN SEPTEMBER FOCUSES ON UKRAINE, IMMIGRATION AND THE EU  The 33 organizations* part of the EDMO fact-checking network that contributed to this brief published a total of 1.517 fact-checking articles in September 2025. Out of these articles, 134 (9%) focused on Ukraine-related disinformation; 107 (7%) on disinformation related to immigration; 100 (7%) on disinformation related to the EU;  78 (5%) on the conflict involving Israel and Hamas in Gaza; 65 (4%) focused on climate change-related disinformation; 42 (3%) on COVID-19-related disinformation; and 20 (1%) on disinformation about LGBTQ+ and gender issues.  September has seen an increase by two percentage points in false stories related to the war in Ukraine. At the same time, disinformation concerning immigration and the European Union rose by one percentage point. With summer coming to an end, false news about climate change has substantially decreased. Disinformation about the other topics monitored by EDMO briefs remained

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La rete di “fact-checking” lanciata dal Cremlino è un’operazione di propaganda

Lo scorso novembre a Mosca si è tenuto il forum “Dialogue on Fakes 2.0” per discutere, si leggeva nella presentazione, «della diffusione di informazioni false» e del problema della disinformazione. A partecipare erano state diverse testate russe e organizzazioni che agiscono come propagandisti del Cremlino.  In quell’occasione era stato firmato anche un memorandum per l’istituzione del Global Fact-Checking Network (GFCN), una presunta associazione internazionale di esperti e organizzazioni di fact-checking. Come avevamo raccontato su Facta, tra i principali promotori comparivano la TASS, l’agenzia di stampa russa di proprietà statale, e ANO Dialog, un’associazione non-profit fondata nel 2019 dal dipartimento di Informazione e Tecnologia di Mosca, che si definisce indipendente ma che in realtà è un ingranaggio della macchina della propaganda russa ed è sotto sanzioni da parte dell’Unione europea e dagli Stati Uniti. Trovi QUI l’articolo completo di Facta

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L’autismo continua a essere una miniera d’oro per la disinformazione

A Oliver Sacks una persona autistica disse di sentirsi come “un antropologo su Marte”, da cui il titolo di uno dei libri del celebre neurologo scomparso nel 2015. La frase condensa, con una battuta, l’esperienza interiore che vivono le persone autistiche. L’autismo è uno dei temi più complessi nell’ambito dello studio della mente umana. “Malattia”o “condizione”, la stessa ricerca di una etichetta è complicata. La sua definizione si è evoluta negli ultimi decenni, fino a includere uno spettro di condizioni eterogenee che possono presentarsi con manifestazioni differenti da persona a persona, in diverse fasi della vita, e che possono essere riconosciute anche in età adulta. Al suo interno oggi viene fatta rientrare anche la sindrome di Asperger. Trovi QUI l’articolo completo di Facta

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Non dovremmo umanizzare così tanto l’intelligenza artificiale

Lo scorso 23 giugno il sito online del quotidiano La Repubblica ha pubblicato un articolo, a firma di Massimo Canducci, intitolato “L’Intelligenza artificiale ha imparato a mentire. Ora sì, abbiamo un problema”. L’articolo racconta che Claude Opus 4, un avanzato modello di intelligenza artificiale sviluppato dalla società Anthropic, avrebbe mostrato comportamenti inquietanti durante una serie di esperimenti. Stando al resoconto di Canducci, i ricercatori avrebbero osservato che Claude, sottoposto a scenari simulati, è stato capace di «mentire», «manipolare» e simulare obbedienza allo scopo di evitare la disattivazione o modifiche indesiderate. Ecco alcuni estratti significativi dell’articolo su La Repubblica: “Durante l’utilizzo sperimentale in ambienti simulati, questo sistema […] ha iniziato a prendere iniziative autonome che hanno lasciato senza parole anche i ricercatori più esperti. La macchina ha bloccato l’accesso degli utenti umani ai sistemi, ha tentato di inviare comunicazioni ai media segnalando comportamenti che percepiva come illeciti, e soprattutto ha tentato di preservare la propria esistenza

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Wikipedia sta combattendo contro la “sbobba artificiale”

Con il rapido sviluppo e la crescente diffusione dei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), aumentano non solo i vantaggi ma anche i rischi legati al loro utilizzo. Da un lato, queste tecnologie hanno facilitato i processi di comunicazione, ad esempio facilitando la traduzione automatica o aprendo nuove strade all’apprendimento. Dall’altro, però, hanno ampliato la portata della disinformazione e della diffusione di notizie false, rendendole sempre più convincenti e difficili da distinguere dalla realtà. Un caso emblematico di queste nuove sfide si sta manifestando su Wikipedia, la più grande enciclopedia collaborativa del web. Negli ultimi mesi, centinaia di voci sono state compromesse da testi prodotti attraverso l’intelligenza artificiale: citazioni inventate, riferimenti bibliografici casuali e frasi dal tono artificiale hanno iniziato a diffondersi nello spazio editoriale. Per difendersi da questo “attacco informativo”, la comunità di Wikipedia ha scelto la linea dura, introducendo una regola che consente la cancellazione immediata degli articoli sospetti, senza il consueto confronto tra

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Nessun papa è stato bersagliato dalla disinformazione come Francesco

Il 21 aprile, alle 7:35 del mattino, papa Francesco è deceduto. Ad annunciare la notizia è stato il cardinale Kevin Joseph Farrell, camerlengo di Santa Romana Chiesa. Il Pontefice si trovava nel suo appartamento a Casa Santa Marta, in Vaticano, dove era rientrato dopo aver passato cinque settimane al Policlinico Gemelli di Roma per un ricoverato a causa di una bronchite, evolutasi in una polmonite bilaterale. Fin dal giorno del ricovero, il 14 febbraio, sono circolate una serie di speculazioni sulla sua condizione fisica, fino a vere e proprie teorie complottistiche. Trovi QUI l’articolo completo di Facta

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