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Come le teorie del complotto su Epstein sono arrivate al cuore della politica statunitense

In tempi ordinari, la saga di Jeffrey Epstein – l’imprenditore finanziario e molestatore seriale morto suicida in un carcere di Manhattan nell’agosto del 2019 mentre era in attesa di giudizio per traffico sessuale di minori – non avrebbe mai assunto rilevanza politica. È diventata importante non per ciò che è stata nella cronaca giudiziaria, ma per ciò che ha simboleggiato in un immaginario MAGA inquinato dalle teorie del complotto. Gli stessi influencer trumpiani ne sono sempre stati consapevoli. Alla gente «non importa personalmente di Epstein», ha confermato di recente Jack Posobiec in un’intervista al media statunitense di estrema destra Breitbart News. «Le importa la prospettiva che Epstein fosse in qualche modo coinvolto in un sistema oscuro che controlla realmente il governo, le istituzioni, le nostre vite, e sia in effetti un potere che ci domina», ha precisato Posobiec.  Trovi QUI l’articolo completo di Facta

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Le proteste di Los Angeles ci insegnano che i chatbot IA non sono strumenti di fact-checking

Da diversi giorni sono in corso a Los Angeles proteste e violenti scontri per i numerosi raid contro le persone migranti da parte degli agenti dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE) nell’ambito della repressione dell’immigrazione irregolare portata avanti dall’amministrazione di Donald Trump.  La sindaca della città californiana, Karen Bass, ha imposto il coprifuoco nelle ore notturne dopo diverse notti di disordini e vandalismi (decine di persone sono state arrestate per averlo violato) e ha chiesto, insieme ad altri sindaci dell’area di Los Angeles, di fermare i raid che «creano paura e tensioni sociali».  Trovi QUI l’articolo completo di Facta

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I deepfake pornografici riflettono il sessismo della nostra società

È passato un anno dall’inizio del processo che vede imputati due uomini italiani per aver diffuso online alcuni falsi video pornografici realizzati con l’intelligenza artificiale in cui appariva il volto della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. I video sarebbero stati pubblicati nel 2020 su siti pornografici statunitensi dove sono stati visti milioni di volte, spingendo Meloni a denunciare i responsabili per diffamazione e a chiedere un risarcimento di 100mila euro.  Non è la prima volta che immagini pornografiche generate da intelligenza artificiale vengono diffuse online, infangando la reputazione delle donne che ricoprono un ruolo pubblico.  Trovi QUI l’articolo completo di Facta

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Dentro il Remigration summit di Gallarate, tra teorie del complotto ed estremisti in giacca e cravatta

Idee estremiste ma discusse in giacca e cravatta. Il codice di abbigliamento prescritto dagli organizzatori del Remigration summit – business casual o business formal – avrà forse occultato tatuaggi imbarazzanti e ingannato qualche giornalista – come Corrado Ocone di Libero, che ha paragonato i partecipanti a «compassati gentlemen» dei «circoli di élite londinesi»  – ma non è riuscito a mascherare né le teorie del complotto e i piani anticostituzionali espressi dagli oratori sul palco, né tantomeno a cancellare i trascorsi di estrema destra, in certi casi addirittura neonazisti, degli aderenti al convegno.    Trovi QUI l’articolo completo di Facta

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La propaganda israeliana che punta a negare la fame di Gaza

Mentre nella Striscia di Gaza la carestia raggiunge il punto di non ritorno, la propaganda del governo israeliano insiste nel negarne la realtà, appiattendosi sulla screditata teoria del complotto di Pallywood. Il 22 agosto 2025, l’IPC, il principale osservatorio mondiale sulla fame sostenuto dalle Nazioni Unite, ha ufficialmente riconosciuto la carestia a Gaza, attribuendone la causa all’azione umana. Secondo le sue conclusioni si prevede che la situazione peggiorerà ulteriormente, con la carestia che si estenderà in altre zone della Striscia: entro la fine di settembre un terzo della popolazione affronterà condizioni di malnutrizione «catastrofiche», mentre le persone esposte all’emergenza saliranno a 1,14 milioni (il 58 per cento del totale), afferma l’IPC. L’UNICEF stima in oltre cento le vittime (l’80 per cento bambini) per malnutrizione dall’inizio della guerra, e solo nel mese di giugno sono stati oltre seimila i bambini trovati in malnutrizione acuta durante gli screening. Trovi QUI l’articolo completo di Facta

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Cosa c’è scritto davvero nella sentenza sulle coltellate di Turetta

Nei giorni scorsi, alcuni politici (e non solo) hanno criticato le motivazioni della sentenza – pubblicate l’8 aprile – con cui lo scorso 3 dicembre Filippo Turetta è stato condannato all’ergastolo, in primo grado di giudizio, per l’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, commesso l’11 novembre 2023. La decisione ha suscitato forti reazioni perché tocca un nodo centrale nel dibattito sui femminicidi: come la giustizia valuta la violenza, soprattutto nei casi in cui è esercitata con particolare brutalità. Secondo i critici, i giudici avrebbero minimizzato la gravità dell’omicidio commesso da Turetta, rafforzando così gli stereotipi che tendono a sminuire i femminicidi. Trovi QUI l’articolo completo di Pagella Politica

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La Camera spenderà mezzo milione di euro per aiutare i deputati con l’intelligenza artificiale

Un sistema di scrittura che assisterà i parlamentari nella preparazione degli emendamenti alle proposte di legge, un’assistente virtuale per l’analisi della produzione legislativa e un chatbot per facilitare l’accesso dei cittadini alle attività dei deputati. Sono questi i primi tre progetti per sfruttare l’intelligenza artificiale in ambito parlamentare che la Camera ha presentato lo scorso 9 luglio. I progetti si chiamano rispettivamente MSE, NORMA e DEPUCHAT, e diventeranno operativi entro la fine del 2025. Secondo le ricostruzioni di Pagella Politica, quest’anno la Camera ha deliberato un investimento aggiuntivo di circa 500 mila euro per i progetti legati all’intelligenza artificiale, che ha contribuito ad aumentare la spesa complessiva per le attrezzature informatiche. Quest’ultima arriverà infatti a circa 10,4 milioni di euro, oltre un milione in più rispetto al 2024. Trovi QUI l’articolo completo di Pagella Politica

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Quali Paesi hanno la separazione delle carriere in magistratura

Nelle ultime settimane sta facendo discutere il disegno di legge di riforma costituzionale sulla separazione delle carriere dei magistrati, approvato per la prima volta alla Camera il 16 gennaio. Nonostante il percorso per diventare legge sia ancora lungo, la maggioranza di centrodestra ha deciso di velocizzare i tempi della riforma, tanto che il 21 gennaio la Commissione Affari costituzionali del Senato ha già iniziato l’esame del testo, con l’obiettivo di portarlo in tempi rapidi all’esame dell’aula.  Trovi QUI l’articolo completo di Pagella Politica

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No, il matrimonio di Bezos non ha portato un miliardo di euro a Venezia

Il 27 giugno, la ministra del Turismo Daniela Santanchè ha difeso dalle critiche il matrimonio di Jeff Bezos, organizzato nell’isola di San Giorgio a Venezia. Nelle scorse settimane, le nozze del fondatore di Amazon con la giornalista Lauren Sánchez sono state accusate di aver trasformato la città in un set esclusivo per miliardari, oscurando la vita quotidiana dei veneziani e contribuendo a un modello di turismo sempre più elitario e poco sostenibile. «Voglio basarmi su dei numeri, sull’impatto economico», ha dichiarato Santanchè, secondo cui l’evento avrebbe portato benefici alla città pari a «957 milioni di euro». «Per farvi capire la cifra è più o meno l’introito del turismo che ha in tutto l’anno la città di Venezia», ha aggiunto la ministra, citando come fonte della stima il Ministero del Turismo, l’Ufficio Statistico della Regione Veneto e la società di consulenza turistica JFC. Trovi QUI l’articolo completo di Pagella Politica

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Il volantino di Italia Viva contro Meloni è pieno di errori

Il 16 luglio, ospite a In Onda su LA7, il presidente di Italia Viva Matteo Renzi ha presentato un volantino che il suo partito ha iniziato a distribuire davanti ai supermercati, in occasione dei primi mille giorni del governo Meloni. Il volantino è intitolato “Giorgia, quanto ci costi!” e la sua grafica richiama quella utilizzata dai supermercati per pubblicizzare gli sconti sui prodotti. ​​«Promozioni? No, 1000 giorni di rincari! Niente sconti, solo aumenti. Il governo spreca, l’italiano paga», si legge sul volantino, che elenca diverse voci di spesa che – secondo Italia Viva – sarebbero aumentate a causa del governo Meloni. Trovi QUI l’articolo completo di Pagella Politica

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