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Esclusiva

Gennaio 14 2023.
 
Ultimo aggiornamento: Marzo 6 2024
Bimbe trans, satanismo e lume di candela: il Natale occidentale secondo Mosca

Sui social, la propaganda putiniana celebra la superiorità morale ed economica della Russia. RT augura agli europei di mangiare topi per Natale. Kiev accusata di satanismo per una pubblicità

Mentre le truppe di Zelensky e l’esercito di Putin combattono nella regione di Donetsk, in Italia proseguono le campagne social a sostegno del Cremlino. Durante le festività invernali, la propaganda filorussa si è calata nel clima natalizio usando un linguaggio cristiano-conservatore. La Russia si è presentata come patria dei valori tradizionali e religiosi, in opposizione alla blasfemia dell’Ucraina – nemica della Chiesa ortodossa di Mosca -, e all’Occidente deviato dalla modernità e impoverito dalla crisi economica. Non sono mancate le accuse di satanismo, rivolte contro il presidente ucraino da account putiniani su Twitter, Telegram e Facebook. 

Il Natale della Federazione russa contro le devianze europee

Dallo scorso dicembre, i social sono stati inondati da decine di video e foto che ritraggono Mosca, San Pietroburgo e altre città russe addobbate per le feste. Le splendide cattedrali ortodosse, i mercatini di Natale nella Piazza Rossa e le vedute sui palazzi innevati della capitale sono servite a rappresentare lo sfarzo, l’ospitalità e la devozione della Russia per le festività cristiane. Questa campagna mediatica promossa dagli influencer pro-Putin ricorda, per certi versi, le pubblicità finanziate dal Qatar per attirare i turisti occidentali: dietro alle bellezze naturalistiche e agli alberghi lussuosi mostrati negli spot, si nascondono le sistematiche violazioni dei diritti umani nel Paese. Lo stesso accade per la repressione del dissenso interno e i crimini commessi dal Cremlino in Ucraina, messi in ombra dalle panoramiche sulle piste di pattinaggio e le coreografie di luci nelle vie dello shopping.

Bimbe trans, satanismo e lume di candela: il Natale occidentale secondo Mosca

Il tentativo di ripulire l’immagine internazionale della Federazione russa è stato molto vistoso. A differenza delle pubblicità qatariote, gli account filorussi non hanno cercato di camuffare il sottotesto politico dei post di Natale. Infatti, le foto delle piazze di Mosca sono state pubblicate come attacchi diretti ai media occidentali: «Questa è Mosca ieri sera, alla faccia delle fake dei rotoli di stampaigienica italiani che blaterano di una città e di un Paese in difficoltà», ha scritto un utente su Twitter, riprendendo la narrazione del Cremlino sull’inefficacia delle sanzioni europee. Le decorazioni natalizie e lo sfoggio di luci colorate – in barba alla crisi energetica – sono diventate così la presunta prova che le difficoltà economiche della Russia siano un’invenzione occidentale.

Bimbe trans, satanismo e lume di candela: il Natale occidentale secondo Mosca

Oltre a osannare il Natale di Mosca, la propaganda ha delineato un ritratto grottesco delle feste in Europa e negli Stati Uniti. Alla ricchezza e solennità delle città russe è stata contrapposta la duplice povertà, economica e morale, dell’Occidente. Emblematici due video diffusi online: il primo, prodotto dall’emittente governativa Russia Today per augurare un «Buon Natale anti-russo» all’Europa, racconta la storia di una famiglia costretta dai morsi della fame a mangiare il topolino che, prima della guerra, i genitori avevano regalato alla figlia. La storia si svolge al lume di candela, in una casa senza elettricità. 

Il secondo video, invece, parla di un bambino costretto a crescere come una femmina dai genitori omosessuali. Nella notte del 25 dicembre, la comparsa di Babbo Natale riporta gioia nella vita del protagonista: i vestiti rosa diventano azzurri, un crocifisso appare sulla parete del soggiorno e persino il “genitore 1” si trasforma nella mamma biologica del bimbo. Sotto la barba e il cappello rosso si nasconde Vladimir Putin, il cui volto è animato tramite deep fake.

La tregua di Natale e l’hashtag anti satanismo

Anche l’Ucraina è stata bersaglio dei sostenitori di Mosca. In occasione del Natale ortodosso, Putin ha annunciato 36 ore di cessate il fuoco, invitando i nemici a rispettare lo stop unilaterale ai combattimenti. Il prevedibile rifiuto di Kiev ha generato un’enorme polemica sui social: per i putiniani, il cessate il fuoco era la dimostrazione del rispetto del presidente russo per la sacralità della festa, «una tregua di pace e di buona volontà» senza secondi fini. La risposta di Zelensky, invece, dimostrava ancora una volta l’avversione di Nato e Ucraina per gli accordi diplomatici. Quando è emerso che anche i russi non avevano rispettato la pausa, in molti hanno rivendicato il diritto dei soldati di difendersi dal fuoco ucraino. La vicenda ha portato a una clamorosa distorsione della narrazione sulla guerra, forse il vero obiettivo della “tregua di Natale” del Cremlino, che ha cercato di vittimizzare il proprio esercito e scaricare sugli ucraini le responsabilità del conflitto.

Intanto, la disinformazione online ha assunto toni da guerra santa. I canali Telegram filorussi hanno ripreso le parole di Maria Zakharova, portavoce del ministro degli esteri russo, che ha definito satanista il governo Zelensky. Le dichiarazioni della Zakharova si riferiscono ai provvedimenti di Kiev contro 13 sacerdoti ortodossi fedeli a Mosca, ai quali è stata revocata la cittadinanza ucraina. Su Twitter, si è fatto strada l’hashtag #Rinuncioasatana, promosso soprattutto da novax e complottisti. Il trend consisteva nel pubblicare foto degli account di giornalisti, medici, politici e istituzioni internazionali dopo averli bloccati. In questo modo, si esortavano gli utenti a oscurare esperti e canali di informazione ufficiali, tacciati genericamente di satanismo.

Bimbe trans, satanismo e lume di candela: il Natale occidentale secondo Mosca

L’hashtag non ha risparmiato il governo di Kiev, accusato persino di far sgozzare i preti in chiesa. Tra i tweet di #Rinuncioasatana, si trova anche l’estratto di un programma in lingua ucraina, in cui il diavolo e altre creature suonano la versione heavy metal di una canzone di Natale. «Questi sono i valori del nazismo ucraino e di tutti quelli che lo applaudono», ha commentato l’autrice del post. Nonostante l’indignazione dei filorussi, il video non c’entra nulla con sette sataniche e nazismo: si tratta della pubblicità di un gioco fantasy online. Ripreso dai cospirazionisti di Qanon, il satanismo si conferma tra i temi più in voga nella disinformazione.

Bimbe trans, satanismo e lume di candela: il Natale occidentale secondo Mosca
Bimbe trans, satanismo e lume di candela: il Natale occidentale secondo Mosca

Report di Michelangelo Gennaro, Research Assistant Luiss Data Lab.