Lo scorso novembre a Mosca si è tenuto il forum “Dialogue on Fakes 2.0” per discutere, si leggeva nella presentazione, «della diffusione di informazioni false» e del problema della disinformazione. A partecipare erano state diverse testate russe e organizzazioni che agiscono come propagandisti del Cremlino.
In quell’occasione era stato firmato anche un memorandum per l’istituzione del Global Fact-Checking Network (GFCN), una presunta associazione internazionale di esperti e organizzazioni di fact-checking. Come avevamo raccontato su Facta, tra i principali promotori comparivano la TASS, l’agenzia di stampa russa di proprietà statale, e ANO Dialog, un’associazione non-profit fondata nel 2019 dal dipartimento di Informazione e Tecnologia di Mosca, che si definisce indipendente ma che in realtà è un ingranaggio della macchina della propaganda russa ed è sotto sanzioni da parte dell’Unione europea e dagli Stati Uniti.
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