I deepfake pornografici riflettono il sessismo della nostra società

È passato un anno dall’inizio del processo che vede imputati due uomini italiani per aver diffuso online alcuni falsi video pornografici realizzati con l’intelligenza artificiale in cui appariva il volto della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. I video sarebbero stati pubblicati nel 2020 su siti pornografici statunitensi dove sono stati visti milioni di volte, spingendo Meloni a denunciare i responsabili per diffamazione e a chiedere un risarcimento di 100mila euro. 

Non è la prima volta che immagini pornografiche generate da intelligenza artificiale vengono diffuse online, infangando la reputazione delle donne che ricoprono un ruolo pubblico. 

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