Come le teorie del complotto su Epstein sono arrivate al cuore della politica statunitense

In tempi ordinari, la saga di Jeffrey Epstein – l’imprenditore finanziario e molestatore seriale morto suicida in un carcere di Manhattan nell’agosto del 2019 mentre era in attesa di giudizio per traffico sessuale di minori – non avrebbe mai assunto rilevanza politica. È diventata importante non per ciò che è stata nella cronaca giudiziaria, ma per ciò che ha simboleggiato in un immaginario MAGA inquinato dalle teorie del complotto. Gli stessi influencer trumpiani ne sono sempre stati consapevoli. Alla gente «non importa personalmente di Epstein», ha confermato di recente Jack Posobiec in un’intervista al media statunitense di estrema destra Breitbart News. «Le importa la prospettiva che Epstein fosse in qualche modo coinvolto in un sistema oscuro che controlla realmente il governo, le istituzioni, le nostre vite, e sia in effetti un potere che ci domina», ha precisato Posobiec. 

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