Nel quadro del Festival di Giffoni, quest’anno dedicato al tema “Diventare Umani” (“Becoming Human”), il 21 luglio si è tenuto il workshop, a cura di Francesco Giorgino direttore dell’Ufficio Studi RAI, sul ruolo della Media Literacy nel contrasto al disordine informativo.
Giorgino ha illustrato le attività di IDMO (di cui RAI è partner), ovvero dell’Osservatorio Italiano sui media digitali, cofinanziato dall’Unione Europea, dedicato alla lotta contro la disinformation, la malinformation e la misinformation e alla promozione della media literacy. IDMO è parte della rete europea EDMO, creata dalla Commissione Europea per coordinare gli sforzi contro la disinformazione nei diversi Paesi membri.
Nel mondo iperconnesso di oggi, i giovani sono costantemente esposti a una quantità enorme di informazioni, spesso senza avere gli strumenti adeguati per valutarne l’attendibilità. In tal senso, la media literacy – ovvero l’educazione alla comprensione e all’uso critico dei media – diventa elemento di fondamentale importanza.
La disinformazione, specie quella diffusa attraverso social media, blog e piattaforme non verificate, può influenzare opinioni, comportamenti e persino processi democratici. I giovani, nativi digitali ma non sempre utenti con sufficiente spirito critico, sono particolarmente vulnerabili a fronte dell’esposizione alle fake news, alle teorie complottistiche e a contenuti manipolati.
“Promuovere la media literacy significa insegnare ai ragazzi a distinguere le fonti affidabili da quelle non affidabili, a riconoscere le tecniche di manipolazione e a sviluppare un vero e proprio pensiero critico. Scuole, famiglie e istituzioni devono collaborare per costruire una cultura dell’informazione consapevole, dove la verità sia un valore condiviso e difeso”, ha detto il Direttore di Rai Ufficio Studi, Francesco Giorgino.
“La collaborazione con il Giffoni Festival conferma l’impegno dell’azienda di servizio pubblico radiotelevisivo multimediale verso le nuove generazioni e la costruzione di una società più consapevole e partecipativa”, ha aggiunto Giorgino.
A titolo esemplificativo è stato sottolineato l’impatto della campagna “Uniti contro la disinformazione”: si tratta di una serie di brevi filmati da 1 minuto ciascuno realizzata dalla RAI, con il contributo della Direzione Contenuti Digitali, per combattere la diffusione delle fake news e agevolare l’introduzione di percorsi di pre-bunking. Le nuove dieci pillole in onda dal 30 aprile 2025 su tutti i canali del Servizio pubblico avevano già ottenuto, alla data del 7 luglio 2025, più di 100 milioni di visualizzazioni. Un successo che testimonia il grande impegno di Rai su questo tema.

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