Iran-Israele: molta disinformazione a giugno, con un uso senza precedenti dell’Intelligenza Artificiale

I quattro progetti editoriali italiani che hanno pubblicato contenuti di verifica dei fatti, e che hanno contribuito
a questo report*, hanno pubblicato, a giugno 2025, un totale di 249 articoli di fact-checking. Di questi, 44 (17,7%)** hanno avuto per oggetto casi di disinformazione riguardanti la guerra tra Israele e Iran, 12 (4,8%) la crisi in Palestina, 11 (4,4%) il conflitto in Ucraina, 11 (4,4%) l’Unione europea, 7 (2,8%) la pandemia, 5 (2%) l’immigrazione, 2 (0,8%) il cambiamento climatico e 0 (0%) le tematiche di genere o Lgbtq+.

In linea con la tendenza europea registrata da EDMO, la guerra tra Israele e Iran è stata la tematica più toccata dalle disinformazione nel mese di giugno 2025. Rispetto a maggio, calano invece le notizie false relative alla guerra in Ucraina e alla crisi in Palestina, probabilmente oscurate dalla rilevanza mediatica data allo scontro tra Teheran e Tel Aviv.

Sempre in linea con le tendenze registrate a livello europeo, cala anche la disinformazione relativa a Covid-19 e vaccini. Un fenomeno registrato solo a livello italiano, invece, è la netta diminuzione delle false notizie sul cambiamento climatico e sulle tematiche Lgbtq+ e di genere.

Le percentuali di informazioni false per quanto riguarda gli altri temi sotto monitoraggio sono rimaste stabili o hanno mostrato solo lievi fluttuazioni.

I PRINCIPALI ARGOMENTI OGGETTO DI DISINFORMAZIONE A GIUGNO, IN BASE AI DATI RACCOLTI DAI PROGETTI CHE HANNO CONTRIBUITO A QUESTO REPORT, SONO STATI LA GUERRA TRA IRAN E ISRAELE, LA CRISI IN PALESTINA E IL CONFLITTO IN UCRAINA

IL TEMA PIÙ COLPITO DALLA DISINFORMAZIONE: LA GUERRA TRA ISRAELE E IRAN

L’ampia copertura mediatica della guerra di 12 giorni tra Iran e Israele ha fatto sì che le narrazioni di disinformazione nel mese di giugno si siano concentrate su questo argomento. Video fuori contesto o
generati dall’intelligenza artificiale sono stati ampiamente utilizzati a scopo propagandistico dall’Iran per esagerare l’impatto del contrattacco iraniano contro Israele, come riporta una recente pubblicazione di EDMO. Ad esempio hanno fatto il giro dell’Italia e dell’Europa le immagini, generate con l’IA, di un F-35 israeliano che l’Iran ha a lungo sostenuto di aver abbattuto, senza però fornire prove che non si siano rivelate appunto false. Inoltre, sono circolati video generati con l’AI che mostravano la presunta distruzione dell’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, la distruzione delle città di Tel Aviv e Haifa, e il presunto attacco dell’Iran al quartier generale del Mossad.

Altre notizie false si sono invece concentrate sugli attacchi degli Stati Uniti o di Israele all’Iran.
La disinformazione ha attaccato anche i vertici dei due Stati, diffondendo notizie false secondo cui il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sarebbe fuggito in Grecia e il presidente iraniano Masoud Pezeshkian avrebbe annunciato le sue dimissioni.

La disinformazione sugli altri temi oggetto di monitoraggio non ha mostrato novità sostanziali rispetto alle narrazioni già segnalate nei mesi passati.

LA DISINFORMAZIONE GENERATA DALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE aumenta SIGNIFICATIVAMENTE

La percentuale di storie false che sfruttano contenuti generati dall’IA aumenta in maniera importante a giugno, passando dal 7,8% al 9,6% (24 articoli su 249 totali). Questo valore è in linea con la media europea registrata da Edmo nello stesso mese (intorno al 10%).

L’aumento importante dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale nei contenuti disinformativi si deve, come registrato anche da EDMO a livello europeo, alla disinformazione circa il conflitto tra Israele e Iran. Video falsi hanno mostrato svariati presunti bombardamenti, missili pronti ad essere lanciati e anche la storia (inventata) secondo cui l’Iran avrebbe giustiziato un agente del Mossad legandolo ad un missile. In relazione alla crisi a Gaza, invece, è circolata viralmente anche un’immagine falsa che ritrae Greta Thunberg mentre beve un cocktail a bordo della Freedom Flotilla. Non sono mancati però anche contenuti non relativi ai conflitti in Medio Oriente, come il selfie di Gian Piero Gasperini con Leonardo DiCaprio al matrimonio di Jeff Bezos e i video di alcuni passeggeri del volo Air India precipitato il 12 giugno 2025.

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