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Esclusiva

July 14 2022.
 
Ultimo aggiornamento: August 1 2022
Eurobarometro: maggiore fiducia nei media tradizionali, ma attenzione alla disinformazione

Oltre un quarto degli intervistati (28%) ritiene di essere stato molto spesso o spesso esposto alla disinformazione e a notizie false negli ultimi sette giorni

È uscito l’Eurobarometro, il sondaggio che esamina in dettaglio le abitudini dei media, la fiducia nelle diverse fonti e la minaccia della disinformazione.

Fonti mediatiche più affidabili

I cittadini si fidano maggiormente dei media tradizionali come stampa, tv e radio, e della loro presenza online, rispetto alle piattaforme di notizie online e ai social media. Che sia attraverso il loro “canale tradizionale” o online, il 49% degli intervistati ritiene che le stazioni televisive e radiofoniche pubbliche forniscano notizie veritiere, seguite dalla stampa scritta (39%). Le emittenti televisive e radiofoniche private, invece, sono una fonte mediatica di fiducia per il 27% degli intervistati. La Polonia è l’unico paese in cui le emittenti tv e radio private sono considerate la fonte di notizie più affidabile. Allontanandosi ancor più dalle fonti di notizie tradizionali in generale, i cittadini ungheresi mettono al primo posto tra le fonti di notizie più attendibili “persone, gruppi o amici seguiti sui social media”.

Anche la domanda “cosa la farebbe aprire un articolo online?” riporta all’importanza della fiducia. Se per il 54% il fattore decisivo è l’affinità del titolo ai propri interessi, il 37% deve prima fidarsi della fonte che pubblica l’articolo.

Eurobarometro: maggiore fiducia nei media tradizionali, ma attenzione alla disinformazione

Esposizione a disinformazione e a notizie false

Oltre un quarto degli intervistati (28%) ritiene di essere stato molto spesso o spesso esposto alla disinformazione e a notizie false negli ultimi sette giorni. Gli intervistati in Bulgaria sono complessivamente i più propensi a rispondere di essere stati spesso o molto spesso esposti alla disinformazione e alle notizie false negli ultimi sette giorni (55%), mentre nei Paesi Bassi solo il 3% ha ammesso di esserlo “molto spesso” e il 9% “spesso”.

La maggior parte degli intervistati è sicura di saper riconoscere la disinformazione e le notizie false: il 12% si sente “molto sicuro” e il 52% “abbastanza sicuro”. Il livello di fiducia nel distinguere notizie vere e false diminuisce con l’età e aumenta con il livello di istruzione.

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