Ad aprile la disinformazione sulla guerra in Ucraina resta centrale, seppure in calo rispetto al picco di marzo

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Ad aprile più della metà delle notizie false analizzate hanno riguardato la guerra in Ucraina. In leggera crescita gli articoli di fact-checking dedicati alla pandemia di Covid-19.

I cinque progetti editoriali italiani che hanno pubblicato contenuti di verifica dei fatti, e che hanno contribuito a questo report*, hanno pubblicato, ad aprile 2022, un totale di 200 articoli di fact-checking. Di questi, 113 – il 56,5% – hanno avuto per oggetto casi di disinformazione riguardanti la guerra in corso in Ucraina.

Si tratta di una percentuale inferiore rispetto al picco del 70% raggiunto a marzo 2022, quando la guerra era ancora nelle sue fasi iniziali. Questa dinamica è stata riscontrata anche a livello europeo, come mostra l’ultimo report EDMO.

In leggera crescita invece la percentuale di articoli dedicati alla pandemia di Covid-19, che dal 15% rilevato a marzo sale ora al 19%. Il dato rimane comunque inferiore rispetto alle tendenze dei mesi passati, quando l’emergenza sanitaria era l’argomento di gran lunga dominante nel panorama della disinformazione.

* Progetti che hanno contribuito a questo report: BlastingNews, Bufale.net, Facta, Open, Pagella Politica

La maggior parte degli articoli più letti ad aprile, secondo i dati raccolti dai progetti che hanno contribuito a questo report, hanno avuto per oggetto la disinformazione a tema Ucraina.

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Alcune tra le notizie false più diffuse in Italia, relative al conflitto in Ucraina, sono circolate anche a livello europeo, come rilevato dall’ultimo report Edmo. Tra queste troviamo la teoria secondo cui il presidente ucraino Zelensky farebbe uso di cocaina, o la convinzione che il massacro di Bucha sia stato una messinscena organizzata dalle forze ucraine.

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