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Esclusiva

May 16 2022.
 
Ultimo aggiornamento: April 18 2024
Daily Data Lab – Gli aggiornamenti sulla guerra in Ucraina

Il report sull’andamento dell’invasione russa, aggiornato dal lunedì al venerdì. Fonti: ISW e Jomini of the West

22 luglio

Nord-est: i russi conducono un attacco di terra senza successo a nord della città di Kharkiv

Un attacco di terra portato avanti dalle forze russe a nord della città di Kharkiv nelle ultime ore non ha avuto successo. Si è trattato di un assalto limitato, forse mirato a testare la solidità delle linee difensive ucraine a nord della città. L’avanzamento, poi respinto dalle forze di Kiev, ha coinvolto l’asse tra gli insediamenti di Velyki Prokhody e Pytomnyk. Le forze russe hanno anche intensificato gli attacchi di artiglieria sulla città di Kharkiv e avrebbero colpito solo infrastrutture civili in un distretto non specificato della città, secondo quanto riportano alcuni profili social della zona. L’esercito russo ha continuato a fare fuoco di artiglieria nella periferia nord, nord-est e sud-est della città. 

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Est: in Donbass proseguono gli scontri per il controllo di Siversk e Bakhmut 

Dalla fine della pausa strategica di Mosca, durata tra il 7 e il 16 luglio, l’esercito russo ha portato avanti attacchi piuttosto contenuti sulla città di Slovyansk, che continua a essere bombardata, e su Siversk e Bakhmut, in cui è stato tentato un attacco via terra nelle ultime ore. Lo stato maggiore ucraino ha dichiarato che le forze russe non sono riuscite ad avanzare dalla raffineria di petrolio di Lysychansk in direzione di Ivano-Darivka, a circa 5 km a sud-est di Siversk. Gli assalti russi hanno avuto scarso successo anche lungo la linea tra Klynove e Vershyna, a circa 10 km a sud-est di Bakhmut.

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21 luglio

Sud: gli attacchi di precisione ucraini sul ponte Antonivskyi e la centrale di Zaporizhzhia

Le forze ucraine hanno colpito il ponte Antonivskyi sul fiume Dnipro, pochi chilometri a est della città di Kherson, per il secondo giorno consecutivo. Il capo dell’amministrazione di Kherson sostenuto dalla Russia, Vladimir Saldo, ha riferito che al seguito degli attacchi l’infrastruttura è stata chiusa al traffico merci per riparazioni. Il consigliere dell’amministrazione militare ucraina della regione Serhiy Khlan ha affermato che gli attacchi hanno reso impossibile alle forze russe il trasporto di attrezzature pesanti attraverso il ponte. L’inagibilità dell’infrastruttura, una delle più importanti intorno alla città di Kherson, rallenterà lo spostamento di mezzi russi verso il fronte, situato a circa 30km a nord della città, oltre il fiume Dnipro. 

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Più ad est, nella regione di Zaporizhzhia c’è stato un attacco contro il personale russo che controlla la centrale nucleare della città, in cui sono depositati anche una serie di armamenti. Il Centro di resistenza ucraino ha riferito che l’attacco partigiano ha ferito nove funzionari russi e ucciso un numero imprecisato di soldati. Le autorità russe dell’area hanno sostenuto che l’attacco sia avvenuto con l’utilizzo di droni kamikaze. Se fosse vero, si tratterebbe dell’azione più sofisticata registrata finora di gruppi partigiani di Kiev. 

I russi potrebbero intensificare le deportazioni utilizzando come pretesto i recenti attacchi ucraini

Gli attacchi ucraini, compresi quelli partigiani, potrebbero essere utilizzati dai russi come giustificazione per intensificare le deportazioni di cittadini ucraini verso la Russia. Numerosi segnali supportano questa ipotesi. Il ministero dell’Interno della Repubblica popolare di Luhansk ha affermato che le proprie autorità stanno trasportando verso la Russia i residenti di Kozacha Lopan (insediamento a nord di Kharkiv) per “salvarli” a causa dell’intensificarsi dei bombardamenti ucraini nell’area. L’Institute for the Study of War lo scorso 17 luglio ha riferito che gli occupanti russi si stanno preparando a massicce deportazioni dall’Ucraina meridionale con il pretesto di misure punitive contro a popolazione locale. Queste deportazioni forzate potrebbero essere un mezzo per esportare manodopera ucraina nella Federazione Russa.

20 luglio

Un documento dell’intelligence statunitense conferma i piani di annessione del Cremlino 

Il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti John Kirby, citando un documento di intelligence declassificato, ha riferito che il Cremlino sta iniziando a implementare il suo “programma di annessione” di vaste aree dell’Ucraina sul modello già sperimentato nel 2014 con la Crimea. Le regioni interessate dal programma sono Kherson, Zaporizhia, Donetsk e Luhansk. Kirby ha confermato che il Cremlino ha sostituito una serie funzionari amministrativi, imposto l’utilizzo del rublo, reso obbligatorio il passaporto russo per svolgere compiti basilari nei territori occupati e sostituto infrastrutture di telecomunicazione ucraine con alternative russe per isolare la popolazione locale. 

In caso di annessione Putin potrebbe ritenere legittima l’implementazione della dottrina russa che acconsente all’uso di armi nucleari per difendere il territorio russo anche ai territori annessi. Questa decisione minaccerebbe l’Ucraina nel caso in cui la sua controffensiva per liberare i territori occupati continuasse.

Est: le forze russe preparano le operazioni offensive verso Slovyansk 

L’esercito russo prepara le operazioni offensive a nord-ovest di Slovyansk muovendosi da sud-est e da sud-ovest di Izyum. Lo stato maggiore ucraino ha dichiarato che le forze russe stanno cercando di creare le condizioni per riprendere l’offensiva verso la città. Alcuni filmati geolocalizzati rendono plausibile che l’offensiva parta dall’insediamento di Barvinkove, a sud di Izyum. Le forze russe stanno continuando a colpire direttamente Slovyansk per stabilire le condizioni per eventuali avanzamenti sulla città. Lo scorso 18 luglio la leadership militare russa aveva espresso la volontà di depotenziare il suo impegno su Slovyansk, ma gli sviluppi delle ultime ore lasciano pensare si sia trattato di un’informazione falsa.  

19 luglio

Sud: i russi nazionalizzano i depositi di grano ucraini nelle zone occupate 

Il Centro di resistenza ucraino ha riferito che le autorità di Mosca stanno “nazionalizzando” i depositi di grano ucraini nella regione di Zaporizhia unificandoli sotto un’unica azienda statale russa. Il rapporto rivela che le autorità del Cremlino stanno esportando fino a 100.000 tonnellate di grano ucraino da Zaporizhia verso Egitto, Turchia e alcuni paesi mediorientali non specificati. L’operazione, oltre a rappresentare un profitto economico per Mosca, mira a integrare i commerci ucraini nelle reti commerciali russe. 

Est: l’esercito russo impegnato nella regione di Donetsk punta su Siversk, Bakhmut e Avdiivka 

Nelle ultime ore le truppe del Cremlino hanno tentato di sfondare nelle città di Siversk, Bakhmut e Avdiivka, nella regione di Donetsk. Le forze russe non hanno ottenuto successi a Siversk e Bakhmut, situate a est della regione, mentre hanno conquistato posizioni ad Avdiivka, a sud. Quest’ultima città al momento è circondata a est da una formazione militare e semicerchio, me le truppe presenti non verserebbero in condizioni ottimali. L’ex comandante militante russo e blogger nazionalista Igor Girkin ha osservato che, nonostante i recenti successi ad Avdiivka, le unità militari nell’area sarebbero molto degradate ed è improbabile che ottengano guadagni sostanziali se contrastati dall’artiglieria ucraina.

Ieri, al termine di un incontro tra il Ministero della Difesa di Mosca e le leadership militari russe, è stato riferito che l’esercito darà priorità alla conquista di Siversk e Bakhmut depotenziando al momento l’impegno su Slovyansk. La città è stata al centro del conflitto nella regione di Donetsk nelle ultime settimane. Resta incerto il grado di veridicità delle informazioni lasciate trapelare dai vertici militari del Cremlino.  

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18 luglio

Termina la pausa strategica di Mosca, ma la ripresa delle operazioni militari resta contenuta 

Il ministero della Difesa russo guidato da Sergey Shoigu ha annunciato che la pausa operativa russa si è conclusa il 16 luglio. È probabile che l’intensità dall’attività bellica precedente alla pausa strategica non sarà raggiunta nell’immediato, nonostante gli ordini di Mosca. L’Institute for the Study of War prevede che la fine di questa fase sarà caratterizzata da una ripresa altalenante delle offensive di terra, le uniche in grado di consolidare il controllo del Cremlino sul campo. Nelle ultime ore questo tipo di attacchi si sono registrati, in misura contenuta, nella sola regione di Donetsk.

Nord-est e Sud: le forze russe si concentrano sulle operazioni difensive a nord della città di Kharkiv e lungo l’asse meridionale

L’esercito del Cremlino si concentra sul mantenimento delle posizioni difensive nella città di Kharkiv (nord-est) e sull’asse meridionale. La città ha subito bombardamenti lungo la sua cinta periferica a nord, nord-est ed est. Parallelamente, a sud, Mosca ha condotto operazioni finalizzate a interrompere le linee logistiche ucraine, senza risparmiare obiettivi civili. Bombardamenti sistematici che hanno colpito infrastrutture non militari si sono registrati lungo la linea del fronte sud negli oblast di Zaporizhia, Kherson e Mykolaiv. Il comando operativo meridionale dell’Ucraina ha inoltre riferito che le truppe russe si stanno concentrando in aree densamente popolate nella regione di Kherson nel tentativo di scoraggiare gli attacchi ucraini sulle postazioni russe. 

15 luglio

Mosca intensifica gli attacchi contro aree residenziali 

L’esercito di Mosca ha colpito con maggiore intensità obiettivi civili nelle ultime ore. Un attacco missilistico ha coinvolto un’area residenziale a Vinnytsia, città situata a circa 400 km dal fronte sud e a quasi 600 km dal fronte est della guerra.  Il vice capo dell’ufficio del presidente ucraino Kyrylo Tymoshenko ha riferito che il bombardamento è stato effettuato con missili Kalibr lanciati da un sottomarino situato nel Mar Nero. Lo stato maggiore di Kiev ha dichiarato che l’attacco ha provocato almeno 22 morti tra i civili, circa 100 feriti e 39 dispersi. Altri attacchi deliberati hanno coinvolto zone residenziali nelle città di Kharkiv e Mykolaiv, entrambe aree limitrofe alle linee del conflitto. In quest’ultima città è stato preso di mira un hotel, un centro commerciale e alcune strutture educative, oltre che a infrastrutture per il trasporto. 

Est: Prosegue la pausa operativa di Mosca e le azioni via terra si limitano al triangolo Slovyansk-Siversk-Bakhmut

La pausa operativa annunciata dalla Russia sta proseguendo e gli assalti via terra di Mosca sono limitati al triangolo che comprende le città di Slovyansk, Siversk e Bakhmut nell’oblast di Donetsk. Le città e le aree limitrofe continuano ad essere soggette a pesanti attacchi missilistici che con tutta probabilità sono effettuati in preparazione di un’offensiva su larga scala nell’area. Restano sconosciuti i dettagli su quando inizierà un attacco più massiccio e sul luogo in cui si concentrerà. 

14 luglio

Il Cremlino ordina la formazione di “battaglioni volontari” in ogni regione russa

Il corrispondente di guerra Maksim Fomin ha affermato che la Russia ha iniziato una “mobilitazione di volontari” che mirerebbe a generare almeno un battaglione di volontari per ogni regione russa. L’informazione è ritenuta credibile dall’Institute for the Study of War. Mosca già sostiene economicamente i soldati volontari e le loro famiglie e la decisione di rilanciare la “mobilitazione volontaria” su larga scala mira a ottenere nuovo personale evitando di ricorrere alla coscrizione obbligatoria. I battaglioni di volontari potrebbero generare circa 34.000 nuovi militari entro la fine di agosto se ogni soggetto federale producesse un’unità militare di almeno 400 uomini. I media russi hanno già confermato la creazione battaglioni di volontari nelle aree di Kursk, Primorskyi Krai, Repubblica del Bashkortostan, Repubblica della Chuvashia, Cecenia, Repubblica del Tatarstan, Mosca (città), Perm, Nizhny Novgorod e Orenburg tra fine giugno e inizio luglio. 

Sud: i russi preparano le linee difensive in attesa di un attacco ucraino su Kherson

Le forze russe continuano a intraprendere operazioni difensive su tutto l’asse meridionale e in particolare vicino alla città di Kherson. L’amministrazione regionale ha riferito che i residenti locali hanno osservato le forze russe fortificare il ponte Antoniv sul fiume Dnipro, pochi chilometri a est della città di Kherson. Questa informazione potrebbe indicare che Mosca tema che la controffensiva ucraina possa spingersi fino al centro abitato. Il ponte rappresenta un’infrastruttura importante per il controllo della sponda occidentale del fiume Dnipro. 

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13 luglio

L’Iran consegnerà droni armati alla Russia

La Casa Bianca ritiene che la Russia si sta rivolgendo all’Iran per una fornitura di “centinaia” di veicoli aerei senza pilota, inclusi droni armati, da utilizzare nella guerra in Ucraina. Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan ha affermato che non è chiaro se l’Iran abbia già fornito alcuni dei sistemi senza pilota alla Russia.  Sullivan ha aggiunto che gli Stati Uniti hanno “informazioni” che indicano che l’Iran si sta preparando ad addestrare le forze russe nell’utilizzo di queste apparecchiature per renderle operative sul campo entro un mese.

Sud: la Russia ha carenza di soldati e ha perso numerosi generali nell’area di Kherson

Secondo l’intelligence militare ucraina le forze russe stanno formando una nuova unità di combattimento nell’oblast di Kherson, in preparazione a nuovi attacchi ucraini, ma starebbero affrontando carenze di personale. Inoltre, fonti russe e ucraine hanno riferito che in seguito ad attacchi di Kiev sulla città di Kherson sono morti diversi ufficiali russi. Queste perdite indicano che i comandanti russi continuano a supervisionare le manovre tattiche in prima linea.

12 luglio

Nord-est: le forze russe compiono attacchi limitati via terra sulla città di Kharkiv 

L’esercito di Mosca ha portato avanti assalti via terra a nord-ovest della città di Kharkiv nelle ultime ore. Gli attacchi sono stati contenuti e localizzati e non hanno compromesso le postazioni delle forze ucraine nell’area. I militari russi hanno condotto anche attacchi aerei e di artiglieria sul centro abitato. Nel breve periodo l’interesse del Cremlino per quest’area resta quello di impedire alle forze ucraine di raggiungere il confine russo e quello di difendere le linee di comunicazione terrestri con l’area di Izyum, uno dei fronti più caldi del conflitto.

Est: Mosca intensifica i bombardamenti nell’area tra Slovyansk e Kramatorsk 

Le forze russe hanno attaccato da terra a nord-ovest di Slovyansk e hanno bombardato le postazioni ucraine in prossimità dell’autostrada E40 che da Izyum porta a Slovyansk. Allo scopo di assicurarsi postazioni di tiro sull’area, i russi hanno attaccato anche Krasnopillya, un insediamento lungo l’autostrada E40 a meno di 20 km da Slovyansk. Quest’ultima operazione non ha avuto successo. L’esercito di Mosca ha condotto diversi attacchi aerei e di artiglieria nelle aree a nord-ovest di Slovyansk, tra cui Dolyna, Dibrovne, Mazanivka, Adamivka e Kurulka, oltre che Cherkaske a nord-ovest di Kramatorsk. È probabile che i russi continueranno a colpire l’area compresa tra Slovyansk e Kramatorsk per prepararsi ad assaltare le due città, tra le più importanti della regione di Donetsk, ancora contesa. 

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11 luglio

Est e Sud: la Russia prosegue il reclutamento di volontari, carcerati e mercenari 

La leadership dell’esercito russo continua a intensificare le misure per il reclutamento di nuovi soldati. La politica di espansione del personale di combattimento attuata dal Cremlino coinvolge volontari, mercenari e carcerati al fine di non annunciare una mobilitazione generale della società russa. La direzione principale dell’intelligence ucraina ha riferito che le stesse compagnie militari private stanno reclutando prigionieri, indipendentemente dalla natura dei loro crimini, in cambio dell’amnistia dopo aver “scontato” parte della loro pena combattendo in prima linea.

Il governatore di Primorsky Krai (regione orientale russa), Oleg Kozhemkayo, ha annunciato che la Russia sta formando un battaglione di fanteria volontario denominato “Tigr” per partecipare allo sforzo bellico. Le immagini diffuse sui social media mostrano che le reclute hanno un’età piuttosto avanzata, intorno ai 50 e ai 60 anni. 

Est: le forze russe conducono attacchi limitati contro le città di Slovyansk, Bakhmut e Donetsk

La “pausa strategica” annunciata dalle forze russe prosegue ed è caratterizzata da un generale raggruppamento delle truppe per questioni di riposo e manutenzione. Ciononostante, Mosca continua il fuoco di artiglieria in aree critiche al fine di creare le condizioni per futuri avanzamenti via terra e misurare la robustezza delle postazioni di difesa ucraine. In questo contesto, nelle ultime 24 ore Mosca ha condotto operazioni offensive a nord-est di Slovyansk, oltre che sulle città di Bakhmut e di Donetsk.

8 luglio

Est e Sud: l’esercito russo annuncia una pausa strategica 

Il ministero della Difesa russo ha annunciato una pausa strategica che coinvolgerà tutti i battaglioni russi presenti in Ucraina, confermando le valutazioni fatte ieri dall’Institute for the Study of War. Il rallentamento delle operazioni, di cui non è stata specificata la durata, è finalizzato a far riposare i soldati in previsione di una probabile nuova escalation. Questa misura non ferma gli scontri in corso, ma dovrebbe diminuirne l’intensità. È probabile che le forze russe proseguiranno le ostilità, riducendone la portata e ridimensionando l’impiego della fanteria al fine di privilegiare scontri a distanza. 

Sud: i partigiani ucraini mirano alle linee ferroviarie che servono i russi nella regione di Zaporizhia

La campagna partigiana ucraina sta prendendo di mira con particolare intensità le linee ferroviarie intorno alla città occupata di Melitopol. Il 2 luglio i gruppi partigiani hanno fatto deragliare un treno corazzato che trasportava munizioni verso il fronte. Il 3 luglio è stato fatto saltare un ponte ferroviario tra Melitopol e Tokmak e poi, tra il 7 e l’8 luglio, un altro ponte tra Novobohdanivka e Troitskeè. L’obiettivo dei gruppi partigiani è quello di ostacolare l’approvvigionamento di uomini e mezzi, provenienti soprattutto dalla Crimea, verso le regioni di Kherson e Zaporizhia dove è in corso una controffensiva ucraina che sta mettendo a dura prova le difese di Mosca. 

7 luglio

Sud: gli ucraini preparano la controffensiva per riconquistare Kherson 

L’esercito di Kiev impiegato vicino alla città di Kherson sta creando le condizioni per riconquistare la città colpendo una serie di obiettivi strategici per Mosca. Immagini satellitari mostrano i successi ucraini nel bombardare l’aeroporto internazionale di Kherson nell’area di Chornobaivka. Il capo dell’amministrazione della regione, Serhiy Khlan, ha riferito che le forze ucraine hanno colpito anche un deposito di munizioni russo nella stazione ferroviaria della città. Nelle ultime ore Mosca ha condotto operazioni offensive contro postazioni ucraine nella regione di Kherson, ma non ha avuto successo. Lo stato maggiore ucraino ha riferito che i suoi militari hanno fermato gli assalti russi in direzione di Lozove, sulla sponda orientale del fiume Inhulets e al confine tra le regioni di Kherson e Mykolaiv. I dati del sistema FIRMS (Fire Information for Resource Management System) della NASA hanno rilevato un numero elevato di incendi lungo il confine tra Kherson-Mykolaiv, confermando che nell’area sono in corso scontri rilevanti. 

Est: l’esercito di Mosca raggiunge la periferia dalla città di Slovyansk

Le forze russe stanno continuato le operazioni offensive a sud-est di Izyum e a ovest di Lyman verso Slovyansk. Il Ministero della Difesa del Regno Unito ha osservato che le forze russe sono probabilmente avanzate di 5 km verso Slovyansk lungo l’autostrada E40 e ora si troverebbero nella periferia nord della città. Quest’ultima informazione è confermata anche da una valutazione indipendente dell’Institute for the Study of War. Lo stesso istituto nota che per la prima volta in 133 giorni di guerra i russi non hanno conquistato nessuna postazione rilevante nel Paese. Questo potrebbe indicare che il Cremlino abbia ordinato una pausa strategica per preparare nuove offensive di più vasta portata. 

6 luglio

Est e Sud: i russi intensificano le misure di coscrizione nei territori occupati 

Le numerose perdite di soldati nel corso della guerra in Ucraina costringono Mosca a intensificare le misure di coscrizione nei territori occupati per ottenere nuovo personale. Il Cremlino mira a espandere il numero dei suoi combattenti reclutando uomini nei territori occupati al fine di non stabilire una mobilitazione generale in territorio russo, un fatto che potrebbe incontrare la contrarietà di gran parte della società. Il portavoce del ministero della Difesa ucraino Oleksandr Motuzyanyk ha riferito che i russi stanno portando avanti le pratiche di arruolamento in diverse aree del Donbass per fornire manodopera al 2° Corpo d’armata delle forze della Repubblica popolare di Luhansk, che probabilmente ha subito notevoli perdite durante le lunghe operazioni per il controllo di Lysychansk e Severodonetsk. Il reclutamento è in corso anche nelle regioni del sud, in particolare nella città di Berdyansk, a circa 100km da Melitopol, secondo quanto riferisce il Centro di resistenza ucraino. 

Est: l’esercito di Mosca muove a ovest di Lysychansk verso Siversk

Dopo la conquista di Lysychansk e Severodonetsk le truppe di Mosca muovono a ovest verso la vita di Siversk. Lo stato maggiore ucraino ha dichiarato che le forze russe hanno condotto un attacco aereo vicino alla città e hanno fatto fuoco contro infrastrutture civili a Serebryanka, un insediamento 5 km a nord-est di Siversk sul confine tra la regione di Luhansk e quella di Donetsk. Fonti russe hanno anche riferito che il loro esercito ha iniziato a sminare e “ripulire” Severodonetsk e Lysychansk per espandere il loro controllo e la presenza amministrativa nell’area al fine di usarla come base per future offensive verso ovest. 

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5 luglio

Nord-est: le forze russe proseguono con gli attacchi sulla città di Kharkiv senza successo

L’esercito di Mosca continua ad attaccare la città di Kharkiv con bombardamenti aerei e di artiglieria da nord, nord-est e da est. Le operazioni supportano le unità di fanteria russe che secondo quanto riportato dallo stato maggiore ucraino si stanno concentrando sul contenimento di qualsiasi operazione offensiva ucraina. Le autorità di Kiev riportano che le proprie truppe hanno respinto gli assalti russi a circa 10km dal confine con la Russia lungo l’autostrada T2117 e che le operazioni di Mosca degli ultimi giorni non hanno avuto successo. 

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Est e Sud: i russi potrebbero annettere i territori occupati l’11 settembre 

Secondo fonti di intelligence ucraina le autorità russe starebbero pianificando vari scenari per annettere i territori ucraini occupati. La data prescelta per ufficializzare l’unificazione di queste aree potrebbe essere l’11 settembre, l’anniversario dell’attacco alle Torri Gemelle. Se ciò avvenisse, si tratterebbe di una chiara provocazione agli Stati Uniti d’America. Le fonti ucraine suggeriscono che i russi potrebbero creare una grande “Repubblica popolare” e che le loro aspirazioni territoriali potrebbero andare oltre l’area del Donbass. 

4 luglio

Sud: Mosca intensifica i bombardamenti a sud dell’Ucraina 

Le forze russe continuano a prendere misure difensive lungo l’asse meridionale nel tentativo di respingere la controffensiva ucraina. Lo stato maggiore dell’Ucraina ha riferito che l’esercito di Mosca ha condotto attacchi di artiglieria in maniera “sistematica” per impedire l’avanzata delle unità ucraine. I dati del sistema FIRMS (Fire Information for Resource Management System) della NASA hanno rilevato un numero molto elevato di incendi lungo la linea del fronte dell’oblast di Mykolaiv-Kherson, in particolare vicino a Snihurivka, Zasillia e Tavriiske. Questi dati vanno a sostegno del rapporto dello stato maggiore ucraino. Il portavoce dell’amministrazione militare della regione di Odessa Serhiy Bratchuk ha anche osservato che le forze russe hanno iniziato ad accumulare equipaggiamento militare nel centro della città di Kherson. Le postazioni più avanzate dell’esercito di Kiev si trovano a circa 20 km da questa città. 

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Est: le forze russe mettono sotto controllo le zone intorno a Lysychansk 

Le forze russe stanno completando la “messa in sicurezza” della regione di Luhansk in seguito al ritiro ucraino da Lysychansk e dagli insediamenti nelle sue vicinanze. Il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu ha affermato che i militari di Mosca hanno preso il controllo di Lysychansk, Bilohorivka, Novodruzhensk e Maloryazantseve. Il ministero della Difesa russo ha aggiunto che i suoi uomini stanno ancora combattendo le ultime forze ucraine presenti nell’area di Lysychansk. Lo stato maggiore ucraino ha dichiarato che il suo esercito si è ritirato da Lysychansk per una generale mancanza di equipaggiamenti, oltre che per le preoccupazioni relative alle perdite di vite umane. Una serie di filmati geolocalizzati mostrano le forze russe camminare con tranquillità intorno alla cittadina di Bilohorivka, a circa 10km a ovest di Lysychansk. Questo sembra suggerire che i militari ucraini non si siano ritirati solo da Lysychansk, ma anche dagli insediamenti limitrofi, al confine con la regione di Luhansk. 

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1 luglio

Est: si combatte ancora per il controllo della raffineria di petrolio di Lysychansk 

Lo stato maggiore ucraino ha riferito che le forze russe hanno avuto un “successo parziale” nell’area della raffineria di petrolio di Lysychansk e che al momento controllano le aree nord-occidentali e sud-orientali dello stabilimento. La dichiarazione smentisce la comunicazione dell’agenzia russa Tass che ieri ha riferito che Mosca aveva ottenuto il controllo dell’intera struttura. Una serie di filmati geolocalizzati pubblicati dall’agenzia russa RIA Novosti mostrano le forze russe all’interno dell’impianto, ma da questi video non è possibile constatare se l’intero impianto sia sotto il controllo del Cremlino. 

Intanto l’esercito russo prosegue le operazioni offensive intorno a Lysychansk, ottenendo progressi limitati nel corso delle ultime 24 ore. Ad avanzare verso la città ci sarebbero anche le truppe speciali cecene del gruppo “Akhmat”, secondo quanto riferito dal capo della Repubblica cecena Ramzan Kadyrov.

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Sud: la controffensiva ucraina costringe i russi sulla difensiva 

Il comando operativo meridionale dell’Ucraina ha dichiarato che le sue forze hanno ristabilito il controllo su Potemkyne, un’area a nord-ovest della città di Kherson, e che le truppe ucraine stanno continuando ad avanzare costringendo i russi a mantenere atteggiamenti difensivi. Le operazioni di Mosca nell’area sono consistite in una serie di bombardamenti nella regione di Zaporizhialungo la linea del fronte. 

In riferimento alla ritirata di Mosca dall’Isola dei Serpenti avvenuta ieri, il ministero della Difesa russo ha affermato che i suoi militari si sono ritirati come segno di “buona volontà” nei confronti della comunità internazionale per favorire l’esportazione di grano dall’Ucraina. La dichiarazione non è ritenuta credibile dal momento che l’isola era stata sotto continuo bombardamento ucraino per nove giorni. 

30 giugno

Nord-est: Mosca riprende le operazioni offensive a nord della città di Kharkiv 

Negli ultimi giorni Mosca è tornata ad attaccare alcuni insediamenti a nord della città di Kharkiv. La linea di assalto più avanzata ha riguardato il villaggio di Dementiivka, a circa 15km a nord da Kharkiv. Secondo il canale Telegram russo “Rybar” l’attacco ha avuto successo, ma il capo dell’amministrazione della regione di Kharkiv Oleg Synegubov ha dichiarato che le forze ucraine avrebbero respinto l’attacco. Al momento non è possibile verificare la veridicità delle informazioni. Nella zona di Kharkiv, nelle ultime settimane, l’esercito di Mosca aveva privilegiato un atteggiamento difensivo. La ripresa delle operazioni offensive potrebbe indicare che il Cremlino mira a conquistare porzioni territoriali molto più estese rispetto alla regione del Donbass dove al momento è impegnato gran parte del suo esercito.

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Sud: gli ucraini annunciano di aver liberato l’Isola dei Serpenti 

Le forze ucraine affermano di aver liberato l’isola dei Serpenti, un’area strategica situata a sud dell’Ucraina, vicino alla città di Odessa. La riappropriazione dell’Isola da parte di Kiev indebolisce le capacità russe di un attacco terrestre su questo tratto di costa. Il Comando meridionale ucraino ha affermato di aver costretto le truppe russe a fuggire durante la notte dopo una serie di bombardamenti. L’esercito ucraino era tornato ad attaccare le postazioni russe sull’isola 9 giorni fa, il 21 giugno. 

29 giugno

Sud: le forze ucraine proseguono con la controffensiva a 25km dalla città di Kherson

L’esercito di Kiev sta continuando a lanciare operazioni di controffensiva a nord della città di Kherson. Il giornalista militare ucraino Andriy Tsaplienko ha riferito che le forze ucraine hanno liberato Zelenyi Hai e Barvinok, a circa 25 km a nord della città, al confine tra
Mykolaiv e la regione di Kherson. Il comando operativo meridionale di Kiev ha dichiarato che le forze russe hanno tentato senza successo di riconquistare posizioni precedentemente perse a Potyomkyne, Plotnytske e Lupareve nella regione di Kherson nord-occidentale. Le forze russe continuano a bombardare e ad effettuare attacchi aerei lungo i confini delle regioni coinvolte per contrastare la controffensiva ucraina.

Est e Sud: i russi tentano senza successo di introdurre il pagamento in rubli degli stipendi

Il Centro di resistenza ucraino ha riferito che l’amministrazione degli occupanti sta tentando di attuare una riforma sanitaria nell’oblast di Kherson in linea con il modello russo. Gli operatori del settore medico ucraini si stanno in gran parte rifiutando di collaborare con le autorità russe, impedendo i piani di Mosca di introdurre stipendi in rubli, come previsto dalla riforma. Il comando operativo ucraino meridionale ha anche riferito che le forze del Cremlino stanno aprendo una rete di uffici nell’Ucraina meridionale al fine di offrire passaporti russi con il probabile obiettivo di gonfiare i numeri elettorali in vista di un referendum riguardo l’annessione delle regioni meridionali ucraine alla alla Russia.

28 giugno

Sud: gli ucraini riconquistano territorio dopo le perdite degli ultimi giorni

La controffensiva ucraina lungo l’asse tra le regioni di Kherson e Mykolaiv continua a infliggere perdite alle difese russe. Mosca ordina di rafforzare la seconda e la terza linea difensiva nell’area per via delle crescenti pressioni lungo le prime postazioni belliche. Fonti anonime di intelligence statunitense riferiscono che le truppe ucraine hanno liberato “diversi” insediamenti nell’oblast di Kherson di cui non è stata rivelata la posizione. Lo stato maggiore ucraino ha a sua volta avvisato che l’esercito di Mosca starebbe preparando una vasta operazione per raggiungere il confine della regione di Kherson attaccando città non identificate. L’incertezza delle informazioni rende difficile fare previsioni riguardo agli sviluppi su questo fronte di guerra. 

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Est: l’esercito di Kiev respinge le offensive russe a Nord di Slovyansk

Si riaccende il fronte a sud di Izyum dove l’esercito di Mosca cerca di raggiungere la città di Slovyansk, senza successo. L’intensificazione degli attacchi avviene a pochi giorni dalla conquista di Severodonetsk da parte dei russi che ora tornano a privilegiare l’asse che da Izyum porta a Kramatorsk, passando per Slovyansk. Il capo dell’amministrazione dell’Oblast di Kharkiv, Oleg Synegubov, ha riferito che le forze ucraine hanno resistito agli attacchi russi a nord di Slovyansk nelle località di Mazanivka e Dolyna lungo l’autostrada E40. Gran parte dello sforzo bellico di Mosca è consistito in attacchi aerei, mentre i movimenti delle forze via terra sono stati molto limitati. 

27 giugno

Sud: Mosca intensifica gli attacchi di artiglieria contro le posizioni ucraine lungo l’asse meridionale

Le forze russe stanno intensificando gli attacchi di artiglieria contro le posizioni ucraine a sud, in particolare lungo il confine tra le regioni di Kherson e Mykolaiv sulla sponda occidentale del fiume Inhulets, per respingere i recenti contrattacchi ucraini. Il comando operativo meridionale di Kiev ha dichiarato che le forze russe hanno intensificato l’entità dei bombardamenti del 150 per cento rispetto ai giorni precedenti. A seguito degli attacchi la maggior parte degli insediamenti ucraini nell’area di Davydiv Brid, un importante avamposto di Kiev sulla sponda orientale del fiume Inhulets, sono andati distrutti. Resta ucraino il controllo di Posad-Pokrovs’ke, villaggio a circa 30km dalla città di Kherson, una delle più importanti a sud del Paese, che Kiev mira a riconquistare nel breve periodo.  

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Est: i russi avanzano su Lysychansk, mentre consolidano il proprio controllo su Severodonetsk 

Le truppe di Mosca avanzano verso Lysychansk e fonti russe sostengono che alcune truppe starebbero già combattendo nella periferia della città. Le forze di occupazione sono impegnate a consolidare le proprie posizioni nella vicina Severodonetsk, dove sono quasi concluse le operazioni di ritiro dell’esercito ucraino. Ci si aspetta che le informazioni riguardanti i dettagli della situazione tattica nell’area compresa tra Severodonetsk e Lysychansk diventeranno sempre più offuscate man mano che le forze russe consolideranno il controllo dell’area. 

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24 giugno

Est: Gli ucraini annunciano il ritiro da Severodonetsk 

Sergey Gaidai, governatore dell’oblast di Lugansk, ha annunciato il ritiro degli ultimi militari ucraini presenti a Severodonetsk nell’area industriale di Azot. Nei prossimi giorni le forze russe potrebbero conquistare anche la vicina Lysychansk. Il ministero della Difesa britannico e fonti ucraine hanno riferito che i militari del Cremlino sarebbero a circa 5km dalla zona meridionale della città. L’Institute for the Study of War ritiene che la perdita di Severodonetsk e Lysychansk non rappresenterà una svolta determinante nella guerra. Inoltre, è probabile che l’esercito di Mosca uscirà molto indebolito dallo sforzo bellico che sta portando avanti nell’area. “Le truppe ucraine sono riuscite per settimane ad impegnare armi ed equipaggiamenti russi nell’area e hanno probabilmente degradato le capacità complessive delle forze di Mosca”, sostiene l’Istituto.

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Sud: i russi rafforzano le proprie posizioni difensive 

La Russia sta ammassando nuove forze lungo l’asse meridionale, mentre prosegue le sue operazioni difensive. Lo stato maggiore ucraino ha riferito che l’esercito del Cremlino ha condotto una serie di assalti senza successo vicino al confine amministrativo dell’oblast di Zaporizhia intorno a Shevchenko, Vremivka, Novosilka e Neskuchne. Il Cremlino sta inoltre concentrando varie unità di artiglieria attorno al confine tra le regioni di Kherson e Mykolaiv in risposta ai recenti contrattacchi ucraini nell’area. L’intelligence di Kiev segnala inoltre spostamenti di colonne militari da Mariupol verso Berdyansk e Polohy, nella regione di Zaporizhia. In questa zona nelle ultime settimane si era verificata un’intensificazione dell’attività partigiana ucraina. 

23 giugno

Sud: le forze ucraine a 15km dalla città di Kherson

Il vice capo dell’ufficio presidenziale ucraino Kyrylo Tymoshenko ha dichiarato che le forze ucraine hanno riconquistato Kiselivka e si trovano ora a circa 15 km da Kherson, un’importante città dell’Ucraina meridionale. I progressi dell’esercito ucraino hanno interessato una striscia di terra limitata e stretta. Nei prossimi giorni ci si aspetta che Kiev cerchi di avanzare in maniera più uniforme in modo da consolidare le proprie posizioni. Inoltre, nelle ultime ore sembra i russi abbiano avuto successo nel corso di alcune operazioni nella regione di Mykolaiv, a nord della città di Kherson. Il canale Telegram filo-russo “Rybar” ha affermato che i militari del Cremlino hanno preso il controllo di Novopetrivka, Burkhanivka e Kalynivka.

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Est: i russi continuano a guadagnare territorio in prossimità di Lysychansk 

Il capo dell’amministrazione dell’oblast di Luhansk Serhiy Haidai ha dichiarato che le truppe russe stanno consolidando le loro posizioni a Toshkivka, Ustynivka, Pidlisne e Myrna Dolyna e stanno attaccando Bila Hora, nella periferia sud-orientale di Lysychansk. Le forze russe hanno anche proseguito gli sforzi per spingersi a nord di Lysychansk lungo la riva occidentale del fiume Siverskyi Donets che resta un limite naturale molto presidiato dalle truppe di Kiev. 

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22 giugno

Est: l’esercito russo sempre più vicino a Lysychansk 

Le forze russe avanzano a sud-est di Severodonetsk e potrebbero essere in grado di minacciare la vicina Lysychansk nel giro di qualche giorno. Mosca sta portando a compimento il piano per raggiungere la città da sud, evitando l’attraversamento del fiume Siverskyi Donets che separa Lysychansk e Severodonetsk. Lo stato maggiore ucraino ha confermato che le forze russe hanno sequestrato Pidlisne, Myrna Dolyna e Ustynivka, tutte città situate sulla sponda occidentale del fiume Siverskyi Donets a circa 10 km dalla periferia meridionale di Lysychansk. 

Sud: i russi riconquistano postazioni strategiche sulla sponda orientale del fiume Inhulets 

I militari di Mosca hanno con grande probabilità riconquistato la sponda orientale del fiume Inhulets sul confine tra le regioni di Kherson e Mykolaiv, nella zona di Davydiv Brid. Lo stato maggiore ucraino ha riferito che i russi hanno colpito pesantemente le forze ucraine nell’area. Kiev aveva conquistato il lato est del fiume lo scorso 28 maggio creando un’importante testa di ponte per il dispiego di uomini e mezzi nell’area in cui è in corso la controffensiva Ucraina. 

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21 giugno

Est: l’esercito del Cremlino in stallo sull’asse Izyum-Slovyansk

Le forze di Mosca sono in stallo sull’asse Izyum-Slovyansk, una delle tre direttrici attraverso cui il Cremlino vuole circondare le forze di Kiev nell’Ucraina orientale. L’esercito russo si concentra sul mantenimento delle sue posizioni a sud-est di Izyum e a ovest di Lyman e non ottiene progressi significativi verso Slovyansk negli ultimi giorni. Questa città si trova a circa 15km da Kramatorsk, uno degli ultimi importanti centri abitati non controllati dai russi nella regione di Donetsk. 

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Nord-est: i russi cercano di allontanare gli ucraini dal confine russo a Kharkiv 

Le forze russe a nord della città di Kharkiv si concentrano sul prevenire che gli avanzamenti ucraini raggiungano il confine con la Russia. Il vice ministro della Difesa ucraino Hanna Malyar ha affermato che le truppe di Kiev sarebbero a pochi chilometri dal confine russo, ma il dato non può essere confermato da fonti indipendenti. La situazione sul campo rende evidente che l’escalation di attacchi russi nell’area avvenuti tra il 14 e il 15 giugno non abbiano portato i risultati auspicati da Mosca. Kiev continua a insidiare le posizioni russe nella regione mentre continua a controllare la città di Kharkiv e gran parte dell’oblast. 

20 giugno

Sud: gli ucraini minacciano le prime linee difensive russe nella regione di Zaporizhia.

Il successo della controffensiva ucraina nella regione di Zaporizhia costringe i russi a potenziare le proprie linee di difesa nell’area. Il teatro degli scontri più violenti è Davydiv Brid dove l’esercito di Kiev sta facendo largo uso dell’aviazione e dove le difese antiaeree di Mosca non sembrano adeguatamente pronte. I russi, in difficoltà sulle prime linee di difesa, stanno accumulando uomini ed equipaggiamenti nel centro della regione lungo la linea Dniprorudne-Vasylivka-Orikhiv. Inoltre, il sindaco di Melitopol Ivan Fedorov ha affermato che le truppe ucraine si stanno avvicinando alla regione di Kherson. L’informazione è ritenuta plausibile, sebbene non possa essere verificata. Secondo l’Institute for the Study of War il ritmo attuale dell’avanzata ucraina potrebbe portare l’esercito di Kiev a insidiare il controllo russo della città di Kherson, la più importante della regione omonima, nel giro di due settimane. 

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Est: l’avanzata russa in stallo a Severodonetsk

I russi non ottengono conquiste significative negli ultimi giorni di combattimento a Severodonetsk. Lo stallo di Mosca potrebbe essere dovuto alla debolezza delle unità di fanteria presenti in città, probabilmente sottodimensionate. I generali russi continuano a privilegiare gli attacchi aerei e di artiglieria che restano insufficienti per completare il controllo del centro abitato, dove il presidio dei militari ucraini nella zona industriale di Azot resta saldo. Alcuni canali Telegram filo-russi hanno affermato che le forze russe starebbero avanzando a sud di Lysychansk nei villaggi di Spirne e Vovchoyarivka, a circa 30 km dalla città. 

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17 giugno

Sud: i russi fortificano le posizioni difensive a Kherson e Mykolaiv in risposta alla controffensiva ucraina

Le forze del Cremlino continuano a fortificare le proprie posizioni negli oblast di Kherson e Mykolaiv dopo il protrarsi degli attacchi dell’esercito di Kiev al confine di queste regioni. In particolare nelle zone di Bezvodne e Ishchenka, a sud-est di Davydiv Brid, uno dei teatri degli scontri più accesi. Lo stato maggiore ucraino riferisce che gruppi militari starebbero smantellando le strutture di irrigazione in cemento nell’area di Kherson per utilizzarle a protezione della propria artiglieria, spesso presa di mira dagli attacchi ucraini.

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Nord-est: si intensificano gli scontri a nord della città di Kharkiv

Sono in corso accesi scontri nella zona nord e nord-est intorno alla città di Kharkiv, ma al momento le zone di controllo dei due eserciti restano invariate. Il canale Telegram filorusso “Rybar” afferma che le zone dello scontro sarebbero Dementiivka e Ruska Lozova lungo l’autostrada Belgorod-Kharkiv e Rubizhne, a circa 45 km a nord-est della città di Kharkiv. L’informazione sembra attendibile perché supportata dai dati diffusi dalla NASA che registra temperature molto alte a Ruska Lozova e Dementiivka, un segnale dell’utilizzo massiccio di armamenti.

16 giugno

Est: i russi cercano di isolare Lysychansk dopo aver completato l’isolamento di Severodonetsk

Dopo aver tagliato i collegamenti tra Lysychansk e Severodonetsk, isolando quest’ultima città, i russi tentano di isolare anche Lysychansk. L’esercito di Mosca ha ottenuto conquiste parziali lungo l’autostrada T1302 che collega Bakhmuta a Lysychansk, molto importante per l’approvvigionamento dei militari di Kiev. Il dispiegamento di un ingente gruppo di militari nell’area di Bakhmut indica che le forze russe stanno dando sempre maggiore priorità a quest’area per raggiungere Lysychansk e completare la presa della regione di Luhansk. Mosca cerca di avanzare verso Lysychansk anche da sud, muovendo dalla città di Toshkivka, senza ottenere successi.

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Sud e Est: proseguono i tentativi di annessione delle zone occupate da Mosca

Gli obiettivi russi nei territori occupati restano quelli di consolidare il controllo amministrativo di queste zone e stabilire le condizioni per una potenziale annessione alla Federazione Russa. Il capo della repubblica popolare di Donetsk Denis Pushilin sta proseguendo i tentativi di stabilire partenariati economici tra le aree occupate dell’oblast di Donetsk con altre città russe. Si discute ad esempio un possibile partenariato tra Mariupol e San Pietroburgo. Il continuo coinvolgimento di Mosca in questo tipo di accordi rende evidente che l’indipendenza delle repubbliche popolari sia solo apparente. Le autorità russe starebbero anche continuano ad incontrare grosse difficoltà nel controllo delle aree occupate a causa delle pressioni della resistenza filoucraina.

15 giugno

Sud: le forze ucraine avanzano nella regione di Kherson 

La controffensiva ucraina in corso nella regione meridionale di Kherson sta costringendo i russi a incrementare gli sforzi per la difesa dell’area. Gran parte dell’esercito di Mosca è impegnato sul fronte occidentale per la conquista della città di Severodonetsk. Kiev sta sfruttando a suo vantaggio questa situazione aumentano la pressione sul fronte meridionale dove l’esercito russo è più debole. Le forze ucraine nelle ultime ore avrebbero conquistato 18 km di territorio liberando diversi villaggi. Le truppe russe starebbero minando alcune zone della riva del fiume Inhulets per cercare di impedire il superamento di questo limite naturale ai militari di Kiev.

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Nord-est: i russi intensificano gli attacchi per respingere gli ucraini a Kharkiv 

Mosca sta intensificando le operazioni militari per allontanare le forze ucraine dalle aree a nord-est della regione di Kharkiv. L’esercito di Mosca sta conducendo assalti via terra a Rubizhne verso gli insediamenti di Staryi Saltiv e Verkhnii Saltiv, ma gli avanzamenti restano localizzati a circa 70 km da Kharkiv (città). Il principale centro abitato della regione resta soggetto a regolari bombardamenti da parte della Russia, ma il controllo dell’area resta saldamento ucraino. L’obiettivo di Mosca resta quello di difendere le proprie linee di comunicazione che da Belgorod, città russa al confine con Kharkiv, portano ad alcuni tra i principali teatri di guerra in Ucraina. 

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14 giugno

Est: i russi tagliano i collegamenti diretti tra Lysychansk e Severodonetsk per isolare le truppe ucraine

I militari di Mosca hanno completato la distruzione di tutti i ponti che collegano Lysychansk (sotto controllo ucraino) e Severodonetsk (in prevalenza sotto controllo russo), secondo quanto riferisce il capo dell’amministrazione dell’oblast di Luhansk Serhiy Haidai. A seguito dell’azione le linee di comunicazione ucraine tra le due città sono risultate compromesse e i militari del Cremlino rimangono con un significativo vantaggio di artiglieria a Severodonetsk. L’esercito russo tenta di raggiungere Lysychansk da sud, attraverso Popasna e da sud-est di Izyum, ma entrambe le linee di avanzamento sono restate in stallo nelle ultime ore.

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Sud-est: sono in corso violenti combattimenti per la conquista di Davydiv Brid nell’area nord-ovest dell’oblast di Kherson

Nell’ambito della controffensiva ucraina sul confine della regione di Kherson sono in corso violenti scontri nell’area di Davydiv Brid a est del fiume Inhulets. Gli ucraini hanno lanciato una serie di attacchi contro le postazioni russe le quali hanno risposto con bombardamenti aerei. Il controllo dell’insediamento permette di consolidare il controllo orientale del fiume Inhulets oltre a offrire una postazione di tiro ideale per colpire l’autostrada T2207, un’importante linea di comunicazione della zona, al momento sotto controllo russo.

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13 giugno

Est/1: Prosegue l’assalto russo su Severodonetsk ed è in corso il tentativo di isolare le forze ucraine nell’area

I russi continuano ad avanzare via terra nella città di Severodonetsk con il supporto dell’artiglieria pesante, ma non hanno ancora il pieno controllo dell’area. Le truppe ucraine mantengono le proprie posizioni nella zona industriale di Azot mentre i russi cercano di isolarle. Il capo dell’amministrazione regionale di Luhansk Serhiy Haidai ha riferito che i militari di Mosca hanno distrutto due ponti sul fiume Siverskyi Donets che collegano Severodonetsk e Lysychansk. Quest’ultima città, situata a pochissimi chilometri da Severodonetsk, è controllata dagli ucraini ed è un centro di rifornimento per i militari di Kiev impegnati a Severodonetsk. L’abbattimento dei ponti, oltre a interrompere le linee di comunicazione ucraine, impedisce un collegamento importante per l’esercito di Mosca, che da Severodonetsk ha intenzione di raggiungere Lysychansk. La tattica del Cremlino sembra essere quella di raggiungere questa città da sud o da nord, sfruttando l’avanzamento delle sue truppe da Izyum o da Popasna. 

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Est/2: I russi guadagnano terreno a sud-est di Izyum e mirano a un’importante autostrada di collegamento con Lysychansk

I battaglioni russi impegnati sull’asse Izyum-Slovyansk sono avanzati fino a Bohorodychne, città a circa a 23 chilometri da Slovyansk. Secondo la Forza di difesa territoriale della Repubblica popolare di Donetsk la città sarebbe sotto controllo russo, ma non è possibile verificare l’informazione. Alcune unità dell’esercito russo impegnate su linee di avanzamento supplementari, hanno cercato di raggiungere Dovhenke, Dolyna e Mazanivka, senza successo. Parallelamente, alcuni battaglioni hanno condotto operazioni di assalto, risultate fallimentari, verso Vrubivka e Mykolaivka, insediamenti vicini all’autostrada T1302 Bakhmut-Lysychansk. L’obiettivo del Cremlino è di raggiungere questa strada per raggiungere con rapidità Lysychansk, la città situata accanto a Severodonetsk, fondamentale per il controllo della regione di Luhansk.

10 giugno

Est: i russi controllano le aree urbane di Severodonetsk e gli scontri si concentrano nella zona industriale di Azot

Fonti ucraine confermano che le forze russe controllano la quasi totalità delle aree urbane di Severodonetsk. Nel corso degli ultimi giorni l’informazione era stata data solo da fonti russe. Nell’area industriale di Azot sono in corso i conflitti più accesi e i militari di Mosca proseguono nell’utilizzo di massicci attacchi di artiglieria a supporto delle truppe di avanzamento via terra. I russi continuano ad avere grosse difficoltà nel raggiungere Lysychansk, città pochi chilometri a est di Severodonetsk, oltre il fiume Siverskyi Donets. Nel tentativo di evitare l’attraversamento del canale i russi proseguono gli sforzi per raggiungere la città da sud, attraverso Toshkivka, ma nelle ultime ore gli attacchi di questo centro abitato sono falliti. 

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Sud ed Est: la Russia pianifica di annettere le aree occupate dell’Ucraina creando un unico distretto federale

Le autorità russe starebbero pianificando di unire i territori occupati dell’Ucraina orientale e meridionale al fine di annetterli alla Russia creando un unico distretto federale. Le aree interessate sono le repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk (est) e le regioni di Kherson e Zaporizhia (sud). L’informazione, diffusa dal giornale indipendente russo “Meduza”, che cita alcuni funzionari russi, è supportata da una serie di segnali. Nelle ultime settimane numerosi funzionari russi sono stati promossi a posizioni di alto livello all’interno dei governi delle repubbliche autoproclamate. I governi di Donetsk e Luhansk stanno inoltre riformando una serie di leggi per uniformarle alla legislazione russa. 

9 giugno

Est: I russi avanzano a sud di Izyum raggiungendo la città di Sviatohirsk

Le truppe di Mosca avanzano a sud lungo l’asse Izyum-Slovyansk raggiungendo la città di Sviatohirsk. Il centro abitato non è stato conquistato e non è chiaro se i russi siano riusciti a circondarlo, ma è evidente che siano in corso violenti scontri tra le forze in campo. Lo dimostrano i dati diffusi dalla NASA che segnalano temperature anomale, perché troppo alte, nella parte occidentale di Sviatohirsk, dove si starebbero concentrando gli scontri. Pochi giorni fa, una serie di video geolocalizzati nella stessa area della città mostravano le forze ucraine impegnate in una serie di attacchi contro i militari di Mosca. Gli uomini del Cremlino da diverse settimane tentano di spingersi nella direzione di Slovyansk a sud di Sviatohirsk, ma al momento le conquiste territoriali lungo quest’asse sono limitate, rimanendo circoscritte a circa 27km dalla città di Izyum.

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Sud: Mosca intensifica gli attacchi al confine tra le regioni di Kherson e Mykolaiv per rallentare la controffensiva ucraina

Le forze russe stanno conducendo attacchi di artiglieria e via terra al confine delle regioni di Mykolaiv e Kherson, ma al momento non hanno ottenuto successi. Mosca sta aumentano l’intensità degli attacchi nell’area per rispondere alla controffensiva ucraina in corso, in particolare a sud di Davydiv Brid, un territorio ancora conteso. L’obiettivo russo è quello di impedire che le forze ucraine si raggruppino nell’area. Una serie di carri armati T-62 (circa 30), di cui avevamo segnalato alcuni spostamenti ieri, sarebbero stati posizionati intorno alla città di Vasylivka con l’obiettivo di difendere l’autostrada T0812, un’importante linea di comunicazione nell’area. 

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8 giugno

Sud: è in corso un riposizionamento delle truppe russe con il probabile obiettivo di aumentare le posizioni di difesa a Kherson 

Mosca sta riorganizzando le proprie truppe a sud dell’Ucraina, ma non si conoscono con precisione le motivazioni. È probabile che l’azione sia finalizzata a sostituire le unità militari più deteriorate o a rafforzare la difesa della regione di Kherson dove è in corso la controffensiva ucraina. L’Institute for the Study of War a fine maggio aveva segnalato che i russi stavano accumulando una serie di carri armati T-62 a sud dell’oblast di Zaporizhzhia, nelle città di Vasylivka e Melitopol. Questi mezzi militari sono considerati obsoleti e il loro utilizzo indica che l’area in cui sono impiegati resta secondaria rispetto al Donbass, dove il Cremlino concentra le forze migliori. 

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Sud e Est: le forze militari russe incrementano la repressione della resistenza ucraina nei territori occupati

Proseguono le difficoltà delle forze di occupazione russe nel reprimere la resistenza partigiana e le forme di dissenso della popolazione ucraina. Secondo il “Centro di resistenza ucraino” i militari di Mosca stanno confiscando i passaporti russi precedentemente consegnati ai lavoratori delle ferrovie a Melitopol dopo il loro rifiuto di collaborare con gli occupanti. Il Comando operativo meridionale ucraino riferisce che le autorità russe avrebbero autorizzato le truppe a sparare sui civili dissidenti e colpire veicoli sospetti ai checkpoints nella regione di Kherson. Queste informazioni indicherebbero una pressione sociale crescente nelle regioni occupate da Mosca. 

7 giugno

Est: i russi potrebbero aver riottenuto il controllo della maggior parte di Severodonetsk 

I combattimenti ravvicinati tra unità di fanteria in corso a Severodonetsk rendono complessi gli accertamenti sul controllo del territorio. I russi avrebbero riconquistato la maggior parte dell’area cittadina persa nelle ultime 72 ore e si troverebbero in una posizione di vantaggio. Mosca sta effettuando pesanti bombardamenti sul lato ovest della città (l’unico sotto pieno controllo ucraino) per impedire i rifornimenti di uomini e mezzi ucraini provenienti dall’area. Questa tattica favorisce le truppe di Mosca presenti in città che possono contare su migliori linee di rifornimento.

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Sud: Mosca impone il controllo dei prezzi e l’utilizzo del rublo. Prosegue la politica di “passaportizzazione”

I russi proseguono gli sforzi per esercitare il pieno controllo economico, politico e sociale delle aree occupate a sud dell’Ucraina. Nella regione di Kherson le autorità russe stanno spingendo la popolazione a richiedere il passaporto di Mosca offrendo un compenso economico. Secondo quanto riferito, le forze russe starebbero costringendo gli agricoltori e gli imprenditori ucraini a calmierare i prezzi dei principali prodotti commercializzati e a condurre gli affari in rubli. Questi sforzi indicano la volontà di Mosca di integrare le aree occupate in modo stabile.

6 giugno

Est: gli ucraini riconquistano gran parte del territorio di Severodonetsk 

La controffensiva ucraina in corso a Severodonetsk avrebbe riportato sotto il controllo di Kiev il 70 per cento della città secondo quanto riportato da Serhiy Haidai, amministratore regionale della regione di Luhansk. A seguito degli attacchi sembra che le forze di Mosca si siano ritirate da Syrotne e Lisna Dacha, due villaggi nella periferia meridionale del centro abitato. Le informazioni trapelano da alcuni canali Telegram filo-russi. I militari del Cremlino, in difficoltà nelle operazioni via terra, hanno continuato a effettuare pesanti attacchi di artiglieria sulla città e sulle aree limitrofe, in particolare Lysychansk, Toshkivka e Ustynivka. 

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Nord-est: i russi bombardano Kharkiv nel tentativo di mantenere le proprie posizioni difensive

Le forze di Mosca hanno aumentato gli attacchi su Kharkiv a seguito di un’intensificazione della controffensiva ucraina nella zona nord della regione che resta in gran parte sotto controllo russo. Le forze ucraine stanno tentando di avanzare nei villaggi di Tsupivka, Turove, Velyki Prokhody, Ternova e Rubizhne, situati nel raggio di 10-40km dal confine russo. Il contrattacco di Kiev mira a sfruttare il parziale disimpegno dell’esercito di Mosca in quest’area vista la concentrazione di forze russe nella città di Severodonetsk.

3 giugno

Est: rallenta l’avanzata dei russi sugli assi Severodonetsk-Lysychansk e Izyum-Slovyansk 

I russi rallentano l’offensiva su Severodonetsk dopo il rapido avanzamento ottenuto negli ultimi giorni. La città, insieme alla vicina Lysychansk, resta il fronte privilegiato da Mosca, ma la resistenza ucraina e le difficoltà logistiche nel superare il fiume Siverskyi Donets (che separa i due centri abitati) costringe i militari di Putin a una pausa tattica. Nelle ultime ore i tentativi russi di raggiungere Lysychansk da sud attraverso le città di Bobrove e Ustynivka, evitando il superamento del fiume Siverskyi Donets, sono falliti. 
Pochi chilometri a nord-ovest di Severodonetsk, le truppe del Cremlino tentano di raggiungere Slovyansk passando da sud-est di Izyum e da ovest di Lyman, ma i progressi ottenuti nelle ultime 24 ore sono limitati.

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Sud: gli ucraini ottengono progressi militari nella regione di Kherson

La controffensiva ucraina a nord-ovest dell’oblast di Kherson ha probabilmente liberato la sponda ovest del fiume Inhulets respingendo le forze russe sul lato orientale del canale. L’informazione arriva dalle autorità militari ucraine nella regione e, nonostante l’Institute for the Study of War non possa accertare la notizia, immagini aeree citate dallo stesso istituto avvalorano la veridicità dell’informativa. Nel corso dell’operazione sarebbero stati liberati una ventina di villaggi occupati. Le conquiste territoriali effettuate consentono agli ucraini di avere a portata di tiro l’autostrada T2207, un’importante linea di comunicazione russa nella regione.

2 giugno

Sud: Mosca aumenta gli sforzi per contenere la controffensiva ucraina a Kherson

Le pressioni della controffensiva ucraina nella regione di Kherson costringe i russi a intensificare la difesa dell’area. I militari di Mosca vogliono preservare le linee di comunicazione che consentono i rifornimenti dei propri battaglioni dislocati sul territorio. Gli ucraini hanno effettuato una serie di attacchi contro gli insediamenti russi sulla sponda orientale del fiume Ihulets nelle vicinanze dell’autostrada T2205, fondamentale per il supporto delle forze di Mosca a nord della regione. I russi hanno risposto distruggendo diversi ponti usati dagli ucraini nel tentativo di frenarne l’avanzata. Le truppe di Kiev rimangono in una posizione favorevole per attaccare la T2205. L’interruzione di questa linea di comunicazione potrebbe compromettere le difese di Mosca al confine settentrionale tra le regioni di Kherson e Mykolaiv. 

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Est: I russi cercano di impedire la formazione di gruppi partigiani filo-ucraini nella regione occupata di Luhansk

Dopo l’annuncio di un programma per galvanizzare la resistenza ucraina nell’oblast di Luhansk da parte dell’intelligence di Kiev, numerosi segnali indicano che Mosca starebbe prendendo seriamente l’iniziativa e agendo per limitarne gli sviluppi. Il ministero dell’Interno russo sta inviando nella regione un distaccamento speciale di suoi dipendenti in “congedo” al fine di rafforzarne l’amministrazione. Dalla città di Kupyansk, un’area lontana dalla prima linea di combattimento nella regione di Kherson, i russi hanno mobilitato un’unità tattica di militari (circa 900 uomini) verso la regione di Luhansk. Questi elementi lasciano pensare che la stabilizzazione dell’area da parte di Mosca non sia stata ancora raggiunta.

1 giugno

Est: Le forze russe fanno progressi a Severodonetsk, ma il fiume Siverskyi Donets ne limita gli avanzamenti verso Lysychansk

I russi e le truppe alleate cecene avanzano via terra per le strade di Severodonetsk e si stima che il 70 per cento del territorio cittadino sia sotto controllo di Mosca. Stando a vari documenti ottenuti con tecniche Osint (Open-source intelligence) è probabile che i militari ucraini si stiano ritirando dal centro della città. Il prossimo obiettivo di Mosca è il raggiungimento di Lysychansk, città 10km a ovest da Severodonetsk, oltre il fiume Siverskyi Donets. La presenza di questo fiume e la necessità di attraversarlo rende difficile la presa di questa città e i russi stanno tentando di raggiungerla da Toshkivka, città più a sud, in cui si registrano combattimenti.

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Sud: I progressi militari degli ucraini nella regione di Kherson, la nuova area strategica del conflitto

Le forze ucraine continuano la controffensiva nel nord-ovest della regione di Kherson (Ucraina meridionale) e dopo numerosi attacchi a ovest del fiume Inhulets sono riusciti a spingere i russi sul lato orientale del canale. La concentrazione delle forze di Mosca intorno a Severodonetsk e nel Donbass sta rendendo vulnerabili i russi impegnati sul fronte sud dell’Ucraina. La zona di Kherson è strategicamente rilevante perché è l’unica in cui i russi controllano un’area a ovest del fiume Dnipro, un limite naturale che gli ucraini potrebbero usare a loro vantaggio per il contenimento dell’esercito russo. Se l’Ucraina conquistasse Kherson si troverebbe in una posizione molto solida per difendersi dai russi. Se ciò non dovesse avvenire, Mosca potrebbe usare questa zona come testa di ponte per l’invasione della parte occidentale dell’Ucraina una volta consolidate le sue conquiste nel Donbass. 

31 maggio

Est: Mosca guadagna territorio all’interno della città Severodonetsk procedendo con assalti via terra. Secondo quanto riferito dalle autorità ucraine, le forze russe controllano la periferia nord-est e sud-est della città. In diverse località a sud di Severodonetsk sono in corso intensi combattimenti per il controllo dell’area: i russi cercano di conquistare questi territori per compiere l’intero circondamento della città.
Est/2: Le forze russe non impegnate nell’assedio di Severodonetsk si stanno concentrando nell’area intorno a Izyum e sembra probabile che da qui condurranno alcuni attacchi verso le cittadine limitrofe di Slovyansk e Barvinkove. Le truppe del Cremlino si muovono seguendo due direzioni: da Izyum, verso sud-est e da Lyman, verso ovest. Queste due linee di avanzamento mirano ad avvicinare questi contingenti alla città di Severodonetsk attraverso la conquista di alcuni territori della regione di Donetsk. 
Nord-est: I russi conducono attacchi di artiglieria a nord della città di Kharkiv nel tentativo di scoraggiare gli avanzamenti ucraini verso i confini russi. Il timore del Cremlino è che i militari di Kiev possano avvicinarsi alla città di Belgorod, la prima grande città russa che si incontra procedendo da Kharkiv.

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Mappa realizzata dall’ Institute for the Study of War

30 maggio

Est: Le truppe di Mosca continuano l’assalto alla città di Severodonetsk, ma non si registrano avanzamenti nelle ultime ore. La campagna russa nel Donbass è concentrata quasi interamente su questa città. È probabile che i russi ridurranno l’impegno nell’area a sud della città di Izyum, dove negli ultimi giorni non erano riusciti ad avanzare, per prediligere gli sforzi su Severodonetsk. I russi hanno attaccato la città nonostante non fossero ancora riusciti a circondarla interamente e gli scontri tra russi e ucraini avvengono anche tra le unità di fanteria, a brevissima distanza, nella periferia.
Sud: Gli ucraini costringono le forze russe sulla difensiva dopo aver contrattaccato nella regione di Kherson. La controffensiva ucraina nella zona non ha fatto registrare avanzamenti nelle ultime ore, ma continua a costringere le truppe di Mosca sulla difensiva. Il contrattacco, secondo lo stato maggiore ucraino, avrebbero spinto i russi a riorganizzare le proprie posizioni a circa 70km dalla città di Kherson. Le forze russe avevano previsto la controffensiva di Kiev come dimostrano i loro movimenti iniziati il 25 maggio, quando avevano cominciato a rafforzare le proprie posizioni nel sud del Paese.

27 maggio

Est: Le truppe del Cremlino avanzano da nord-est e sud-est verso la città di Severodonetsk. Fonti russe riferiscono di avere già il controllo della zona nord-est del centro abitato, ma il dato non può essere confermato. Secondo l’Institute for the Study of War è probabile che nel giro di alcuni giorni Mosca completerà il circondamento dell’area tra Severodonetsk e Lysychansk. Questo determinerebbe la conquista dell’intera regione di Luhansk, situata a est del Donbass, al confine con la Russia. 
Nord-est: Le forze russe hanno tentato l’avanzata a sud-est di Izyum verso Slovyansk, senza successo. Gli attacchi si sono concentrati su Bohorodychne e altre cittadine a sud-est di Izyum con largo uso di artiglieria, razzi, mortai e carri armati. L’offensiva indica che le truppe russe sperano di continuare la loro avanzata verso i confini della regione di Donetsk di cui controllano già la parte meridionale (dove si trova Mariupol). Questo tentativo è stato rallentato dalla controffensiva ucraina nella regione di Kharkiv che ha portato alla riconquista dell’omonima città da parte di Kiev, circa due settimane fa. 

26 maggio

Est: I russi avanzano sul lato orientale e occidentale di Popasna nel tentativo di completare l’accerchiamento di Severodonetsk. L’esercito di Mosca sta dando priorità agli avanzamenti per raggiungere il fronte occidentale della città che sui restanti lati resta circondata. L’obiettivo di Mosca è quello di spezzare le linee logistiche ucraine in modo da isolarla.
Sud: Semplificate le procedure per ottenere il passaporto russo nelle regioni di Kherson e Zaporizhia. Vladimir Putin ha firmato un decreto che semplificherà le procedure per ottenere il passaporto russo nelle regioni occupate a sud dell’Ucraina. Dietro questa decisione ci sarebbe la volontà di porre delle condizioni favorevoli alla Russia in caso di un eventuale accordo post-bellico. Inoltre, si sospetta che i russi possano sfruttare questo decreto per organizzare delle mobilitazioni militari nelle aree occupate visto che i residenti in possesso del passaporto sarebbero idonei alla leva militare.

25 maggio

Est: intorno a Severodonetsk i russi rinunciano ad attacchi su larga scala e mirano a un accerchiamento graduale delle unità ucraine. La tattica di avanzamento delle truppe russe sembra essere quella di ottenere conquiste limitate, ma progressive, prendendo di mira singole postazioni ucraine intorno alla città di Severodonetsk. Con questo approccio il Cremlino abbandona gli sforzi per accerchiare grandi dispiegamenti militari nell’Ucraina orientale, privilegiando la concentrazione delle forze verso pochi obiettivi strategici.
Sud: i militari di Mosca rafforzano il fronte meridionale con missili S-400 per difendersi da possibili attacchi ucraini. Le forze russe stanno rafforzando le proprie posizioni nel sud dell’Ucraina temendo una possibile controffensiva di Kiev. I militari si stanno raggruppando nelle città di Vasylivka e Kamyanske, a sud di Zaporizhzhia e del fiume Dnipro. Più a meridione, nel nord-est della Crimea, i russi starebbero schierando sistemi missilistici S-400, secondo quanto riferisce un portavoce dell’amministrazione militare di Odessa. L’S-400 è un sistema d’arma antiaereo a lungo raggio di fabbricazione russa progettato per scopi difensivi.

24 maggio

Est: aumenta il ritmo degli attacchi russi intorno a Izyum nel tentativo di superare lo stallo che dura da settimane. Le forze russe hanno intensificato gli attacchi aerei e con artiglieria a sud-est della città in preparazione di quelle che sembrano le operazioni offensive per raggiungere Slovyansk, 50km a sud-est di Izyum. Lo stato maggiore ucraino ha affermato che i russi stanno cercando di consolidare l’apparato amministrativo a nord-est di Kharkiv nel tentativo di mantenere attive le linee logistiche che da questa zona portano a Izyum. Dopo la controffensiva ucraina nella regione di Kharkiv i russi hanno perso molto territorio e al momento controllano solo la parte nord-orientale di quest’area.
Nord-est: la controffensiva ucraina a nord-est di Kharkiv minaccia le posizioni russe e costringe la Russia a inviare truppe nell’area. I militari di Mosca si stanno concentrando sul mantenimento delle loro posizioni a nord-est della città. Il ministero della Difesa ucraino ha affermato che il Cremlino sta rafforzando il fronte dislocando alcune armate da combattimento dai territori in cui è in corso l’offensiva russa. In particolare, sono stati inviati gruppi scelti appartenenti alle Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk.

23 maggio

Est: I russi intensificano l’assedio di Severodonetsk attaccando il lato orientale della città. I militari russi hanno condotto attacchi via terra nei villaggi a est della città, ma nelle ultime ore non sono riusciti a consolidare alcun avanzamento. Le operazioni offensive hanno lo scopo di circondare Severodonetsk sul lato orientale, supportando i precedenti avanzamenti verso la città condotti da nord, attraverso il paese di Rubizhne, da ovest, passando per Bilohorivka e da sud, per la città di Popasna.
Sud-est: Le truppe di Mosca iniziano procedure di deportazione a Mariupol. Le autorità di difesa della Repubblica popolare di Donetsk (filo-russa) hanno affermato che 313 persone, inclusi 55 bambini, sono state deportate in un campo di smistamento a Bezymmene. Il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andryushenko, ha affermato che 70 persone, inclusi 12 bambini, sono state deportate con la forza in Russia da Mariupol verso un campo di smistamento a Nikolske, sebbene l’informazione non possa essere verificata da fonti indipendenti. 

20 maggio

Nord-est: i russi tentano di riconquistare le posizioni perse nella città di Kharkiv. Le forze di occupazione russe hanno perso molto territorio nella regione, ma continuano a controllare alcune zone a nord-est dell’area. L’obiettivo a breve termine dei militari di Mosca sembra quello di mantenere le proprie posizioni per evitare un ulteriore avanzamento degli ucraini verso i confini russi. Nelle ultime ore, tuttavia, lo stato maggiore ucraino riferisce di una serie di contrattacchi russi mirati a ripristinare alcune posizioni perse intorno alla città di Kharkiv. Il fatto potrebbe sottintendere la volontà del Cremlino di volgere sull’offensiva, dopo le perdite subite finora. 
Sud-est: a Mariupol il conflitto tra i russi e i loro alleati rendono problematica l’amministrazione della città. La città fa parte della Repubblica autoproclamata filo-russa di Donetsk, che ne reclama l’amministrazione. Il consigliere del sindaco della città, Petro Andyrushchenko, ha affermato che le autorità di Mariupol stanno collaborando con quelle russe senza rispondere alla leadership della Repubblica di Donetsk. Questa situazione sta creando una tensione interna al campo russo, rendendo problematica l’amministrazione della città.

19 maggio

Sud-est: le autorità di occupazione russe hanno annunciato il piano di distruggere l’acciaieria Azovstal e trasformare Mariupol in una località turistica. Il capo della Repubblica popolare di Donetsk, Denis Pushilin, ha espresso l’intenzione di distruggere il centro metallurgico dopo aver completato la sua presa. Prima della guerra, Azovstal era uno dei principali assetti dell’economia della città. L’intenzione di rendere Mariupol un polo turistico, rinunciando alla sua potenzialità industriale, sarebbe indicativa degli immensi danni inflitti al centro abitato. Secondo le stesse autorità russe circa il 60 per cento delle strutture della città sono danneggiate al punto da non poter essere ricostruite.
Est: le truppe russe hanno continuato a prepararsi per l’assalto a Severodonetsk e hanno intensificato le operazioni per controllare le strade che collegano la città. Vicino a Popasna le forze russe hanno intensificato i bombardamenti e condotto operazioni offensive per il secondo giorno consecutivo, senza successo. Le operazioni sono funzionali a preparare la battaglia per la città di Severodonetsk e hanno mirato a ottenere il controllo delle autostrade che dalla città portano a Bahmut e Lysychansk.

18 maggio

Sud-est: A Mariupol molti militari ucraini che avevano trovato protezione nel complesso industriale Azovstal si sono consegnati alle forze di occupazione russe che controllano la città. I militari catturati saranno trasferiti con ogni probabilità in Russia, ma non si conosce ancora il luogo esatto. Le autorità ucraine hanno riferito che cercheranno di riportare gli ultimi difensori di Mariupol in Ucraina attraverso un accordo per uno scambio di prigionieri con la Federazione russa.
Est: Le truppe russe compiono limitati avanzamenti in Donbass in preparazione della battaglia per la città di Severodonetsk. Dopo aver messo sotto il proprio controllo la città di Popasna circa una settimana fa, i russi hanno proceduto verso nord e al momento il loro obiettivo è quello di conquistare la città di Severodonetsk. Lo Stato maggiore ucraino ha riferito che il 17 maggio le truppe del Cremlino hanno già tentato un assalto in un insediamento a 6km dalla città, senza successo. In preparazione alla battaglia, è probabile che le truppe di Mosca cercheranno di isolarla, bloccando le strade che la collegano al resto dell’Ucraina.

17 maggio

Nord-est: Le forze ucraine hanno raggiunto il confine russo a nord della città di Kharkiv. Numerosi video testimoniano la presenza di militari ucraini in alcune zone al confine con la Russia. L’intelligence militare ritiene però che le truppe di Mosca cercheranno di mantenere delle posizioni a nord della città e dentro i confini ucraini in modo da condurre operazioni difensive. Il Cremlino mira a tenere a distanza di sicurezza le truppe ucraine da Belgorod, una grande città russa fondamentale per le operazioni dell’esercito di Mosca.
Sud-est: Evacuati 260 militari ucraini dall’acciaieria Azovstal a Mariupol. Le autorità ucraine e russe hanno negoziato l’evacuazione dei militari feriti all’interno di uno degli ultimi baluardi di resistenza ucraina nella città di Mariupol. Il Cremlino potrebbe concedere altri corridoi in modo da far defluire gli ultimi militari rimasti e controllare definitivamente la città.

16 maggio

Nord-est: I russi sembrano rinunciare all’accerchiamento degli ucraini tra le città di Izyum e Donetsk per prediligere la presa della regione di Luhansk. Le città di Izyum e Donetsk si trovano rispettivamente al confine occidentale nord e sud del Donbass, la regione ucraina rivendicata da Mosca. Le truppe russe, dopo una fase di stallo di circa tre settimane, sembrano voler rinunciare momentaneamente allo scontro con gli ucraini presenti nell’area. Per Mosca questa decisione sarebbe funzionale a concentrare le forze per conquistare la regione di Luhansk, nel Donbass orientale, vicino al confine russo. 
Est: L’esercito russo ha difficoltà nel reclutare nuovi militari per le sue operazioni. Mosca sta probabilmente esaurendo i riservisti pronti per il combattimento e ciò starebbe costringendo i suoi comandi militari a reclutare uomini da compagnie militari private e stati stranieri (proxy militias). Lo Stato maggiore ucraino ha riferito che circa 2.500 riservisti russi si stanno addestrando nelle regioni di Belgorod, Voronezh e Rostov, vicino al confine ucraino. 

13 maggio

Nord-est: I russi continuano la ritirata da Kharkiv. Il ministero della Difesa britannico riferisce che parte delle forze russe ritirate dalla città sono state inviate verso Rubizne e Severodonetsk.
Est: Mosca potrebbe fermare l’avanzata lungo la linea che segue le città di Izyum, Slovyansk e Debaltseve, a favore di un accerchiamento di Severodonetsk e Lysychansk. In Donbass, dopo la conquista russa di Kharkiv (ora in buona parte sotto controllo ucraino), le truppe di Mosca si sono mosse verso sud lungo l’asse che dalla città Izyum porta a quelle di Slovyansk e Debaltseve. L’avanzamento è in stallo da diverse settimane ed è probabile che i russi vogliano abbandonare quest’asse in favore di un attacco più sostenuto verso le città di Severodonetsk e Lysychansk.
Sud: I russi riorganizzano le proprie postazioni sull’Isola dei Serpenti dopo i bombardamenti ucraini. Immagini satellitari mostrano l’invio russo di gru e attrezzature per l’edilizia sull’Isola dei Serpenti, nel tentativo di ricostruire le strutture distrutte da una serie di bombardamenti ucraini. Il controllo dell’isola permetterebbe di controllare le comunicazioni e le capacità marittime ucraine nel Mar Nero, vicino alla città.

12 maggio

Nord-est: le forze ucraine proseguono l’avanzata a nord-est di Kharkiv. La controffensiva ucraina nella regione si spinge fino a 10km dal confine russo
Est: l’offensiva russa lungo la linea del fiume Donets è in stallo, con limitati successi. Nonostante lo stallo dei russi nel Donbass, si segnalano avanzamenti della città di Popsana. Da qui, le forze di Mosca potrebbero avanzare verso la città di Bakhmut, 30km più a ovest.

A cura di Francesco Di Blasi, giornalista praticante del Master in Giornalismo e Comunicazione multimediale della Luiss “Guido Carli. Tra gli altri progetti da lui curati, segnaliamo mappe e aggiornamenti per capire la guerra in Ucraina.