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Esclusiva

February 25 2022.
 
Ultimo aggiornamento: February 15 2023
La guerra di Putin tra disinformazione e propaganda

Nei discorsi dell’ultima settimana, il presidente russo ha utilizzato diversi pretesti per giustificare l’invasione del 24 febbraio in Ucraina. I riferimenti storici e contestuali utilizzati sono però delle fake news

Di seguito l’elenco e la smentita delle principali falsità utilizzate da Putin nei suoi discorsi

  • L’Ucraina è nata dalla Russia

“La maggior parte dell’Ucraina è stata creata dalla Russia comunista bolscevica. Lenin e i suoi compagni hanno fatto a pezzi alcuni dei territori che facevano parte della Russia senza tener conto delle persone che vivevano lì”

La fondazione della città di Kiev risale probabilmente già a prima del V secolo quando funzionava come snodo commerciale tra Costantinopoli e il nord-est europeo. Ma la città, storicamente nota come Rus’ di Kiev, nel IX secolo fu la capitale del principale stato Slavo orientale-Variago. Questa città viene paragonata da Putin allo Zardom di Russia incentrata a Mosca che emerse invece nel XVI secolo. 

  • La Nato vuole inglobare l’Ucraina

“L’Ucraina rinunci all’ingresso nella Nato, gli accordi di Minsk non ci sono più”

Uno dei primi pretesti assunti da Putin, per lo schieramento delle truppe sul confine, fa riferimento all’imminente entrata dell’Ucraina nella Nato. Infatti, per il presidente questo sarebbe un attacco alla sovranità e alla sicurezza russa. Nonostante quanto detto dal presidente russo, il processo di integrazione nella Nato dell’Ucraina non è mai iniziato. Il presidente americano, Joe Biden, ha dichiarato che la membership ucraina non è stata presa in considerazione dall’organizzazione. Tornando indietro al 2008, al summit per Nato di Bucarest, il presidente americano George W. Bush, insistette per far inserire all’interno della relazione la possibilità che Ucraina e Georgia sarebbero state un giorno ammesse. Da allora però nessuna azione è stata presa in merito. Inoltre, dobbiamo ricordare come il processo di ammissione sia molto lungo: basti pensare che Macedonia del Nord e Montenegro, gli ultimi due paesi ad entrare, abbiano dovuto aspettare anni prima che il loro ingresso venisse ratificato. 

  • Potenziale attacco nucleare

“L’Ucraina ha grandi competenze nucleari grazie al suo passato sovietico”

Risale al 1994 il Memorandum di Budapest, siglato da Boris Yeltsin, predecessore di Putin, per il quale la Russia avrebbe rispettato la sovranità ucraina se lo stato avesse acconsentito alla rimozione delle armi nucleari presenti sul proprio territorio dalla dissoluzione dell’Urss. L’accordo è stato però infranto dal presidente nel 2014 con l’invasione e l’annessione al territorio russo della Crimea. 

  • Genocidio nel Donbass

“La nostra opinione è che quello che sta accadendo in Donbass sia un genocidio”

L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per I diritti umani ha fatto una stima del totale delle vittime del conflitto in Ucraina dal 14 aprile 2014 al 31 dicembre 2021, che si aggira attorno ai 51.000-54.000 cittadini. Sono 14.200-14.400 i morti, di cui 3.404 civili, 4.440 forze ucraine e 6.500 membri di gruppi armati. I feriti sono 37-39 mila. Le Nazioni Unite non ritengono che vi sia in atto un reale o tentato genocidio da parte dell’Ucraina nei territori contestati.

  • Regime di Kiev

“L’ obiettivo è proteggere le persone che sono state sottoposte ad abusi e genocidio da parte del regime di Kiev per otto anni. E a tal fine, ci impegneremo per la smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina, per consegnare alla giustizia coloro che hanno commesso numerosi e sanguinosi crimini contro i civili, compresi i cittadini russi”Nell’aprile 2019 ci sono state libere elezioni in Ucraina che hanno portato alla vittoria di Zelensky (73% dei voti). L’Ucraina rimane una repubblica semi-presidenziale, che garantisce una rappresentanza politica multipartitica.

Articolo di Martina Ucci e Leonardi Pini, studenti del Master in Giornalismo e Comunicazione Multimediale dell’Università LUISS Guido Carli