Il 64% degli italiani non sa cos’รจ il debunking. Il report di IDMO con Ipsos

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Lโ€™Italia รจ il paese con la percentuale piรน alta di riciclo dei rifiuti in Europa. Ma solo un italiano su tre ci crede. Nel nuovo report realizzato da Ipsos per IDMO (Italian Digital Media Observatory), il comportamento degli italiani rispetto alle notizie, vere e false, diviene oggetto di una ricerca โ€“ per molti versi sorprendente โ€“ realizzata tra lโ€™1 e il 4 febbraio 2022 su un campione di 1000 persone di etร  compresa tra i 18 e i 64 anni, intervistate con la tecnica Cawi (Computer Assisted Web Interview) e rappresentate per genere, etร , livello di scolaritร , condizione occupazionale, area geografica di residenza e dimensione del comune di residenza.

Dallo studio emerge come, sul fronte dellโ€™informazione, gli italiani โ€“ soprattutto gli over 50 โ€“ prediligano lโ€™accesso gratuito alle notizie, tanto che solo un italiano su quattro si dice disposto a pagare pur di accedere a informazioni affidabili.

Sul fronte della disinformazione, invece nel report di IDMO e Ipsos, 99 volte su 100 gli intervistati affermano di aver sentito parlare di “fake news”. Tuttavia, non sempre hanno chiaro di che cosa si tratta. Piรน dellโ€™80 per cento di loro, infatti, considera “fake” tanto le notizie basate su informazioni non attendibili, quanto le notizie inventate di sana pianta, quanto ancora le notizie tendenziose. Sono queste ultime che, oltre a essere le piรน diffuse, tendono a preoccupare di piรน gli intervistati.

Se la stragrande maggioranza degli italiani si dice a conoscenza del significato di โ€œfake newsโ€, lo stesso non puรฒ dirsi per il termine โ€œdebunkingโ€, che definisce il processo mediante il quale รจ possibile โ€œsmascherareโ€, per esempio attraverso siti internet e pagine social, notizie false o antiscientifiche. Si tratta di uno degli strumenti piรน incisivi per neutralizzare la disinformazione, eppure non piรน di un italiano su quattro afferma di averne sentito parlare. Sono i piรน giovani โ€“ gli under 30 che possiedono un livello di scolarizzazione superiore al diploma โ€“ che dichiarano di averne conoscenza, gli stessi che, alla luce dello studio realizzato da Ipsos per IDMO, rappresentano quella minoranza di italiani (pari al 44 per cento del campione considerato) che segue almeno una pagina social o un sito di debunking.

Avvalendosi solo in minima parte di uno strumento come il debunking, alla stragrande maggioranza degli italiani non resta che la โ€œautodifesaโ€ dalla disinformazione. Il 90 per cento degli intervistati dichiara di svolgere quantomeno unโ€™attivitร  di controllo rispetto allโ€™affidabilitร  di una notizia trovata in rete: le piรน diffuse sono la verifica del nome dellโ€™autore (o del link alla pubblicazione originale) e la comparazione tra diversi siti web, in modo tale da vedere se tutti i siti visualizzino o meno le stesse informazioni. Ancora una volta, sono i piรน giovani e i piรน scolarizzati a svolgere le attivitร  di controllo piรน frequenti.

Emergono particolari molto interessanti in merito ai comportamenti che gli italiani sono soliti tenere di fronte a informazioni ritenute false. Se infatti lโ€™85 per cento ritiene che sia giusto segnalarle attraverso gli strumenti messi a disposizione dai social, lโ€™80 per cento del campione considerato ritiene piรน corretto condividere la notizia al solo fine di denunciarla o smentirla. Tuttavia, in questโ€™ultimo caso, si corre il rischio di alimentare lโ€™inner circle delle notizie false: infatti, condividere una fake news, pur con lโ€™intenzione di denunciarla o smentirla, finisce per contribuire alla sua diffusione. Ragion per cui appare piรน appropriato il comportamento โ€œinerteโ€ del 30 per cento degli intervistati, i quali ritengono che non fare nulla, anche di fronte a unโ€™informazione falsa, sia giusto.

Lo studio restituisce infine quale fosse lโ€™immagine della scienza nella mente degli italiani nel periodo di tempo compreso tra lโ€™1 e il 4 febbraio 2022. Il risultato รจ molto positivo: la stragrande maggioranza degli intervistati (pari allโ€™81 per cento del campione considerato) ritiene la scienza โ€œpiรน coinvolgente che noiosaโ€. Tuttavia, un italiano su quattro la considera โ€œpiรน soggettiva che oggettivaโ€, oltre che โ€œpiรน orientata allโ€™interesse di molti che al bene comuneโ€. Dal campione preso in esame, inoltre, emerge come chi possiede un livello minore di scolarizzazione sia portato a rappresentarsi unโ€™immagine nel complesso piรน negativa e\o erronea della scienza rispetto a chi รจ piรน istruito.

Per quanto la scienza non sia โ€œdemocraticaโ€ โ€“ affermazione al centro del dibattito negli ultimi anni e oggetto di un interessante approfondimento allโ€™interno dello studio svolto da Ipsos โ€“ appare quanto mai evidente che nessuna delle democrazie moderne possa farne a meno.

Leggi il report completo:

Articolo di Dario Artale, studente del Master in Giornalismo e Comunicazione Multimediale dellโ€™Universitร  Luiss Guido Carli.

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