LA DISINFORMAZIONE SU ISRAELE-PALESTINA RIMANE QUELLA PIÙ DIFFUSA A SETTEMBRE
I quattro progetti editoriali italiani che hanno pubblicato contenuti di verifica dei fatti, e che hanno contribuito a questo report*, hanno pubblicato, a settembre 2025, un totale di 226 articoli di fact-checking. Di questi, 27 (11,9%) hanno avuto per oggetto casi di disinformazione riguardanti la crisi in Israele-Palestina, 15 (6,6%) la pandemia, 13 (5,7%) l’immigrazione, 10 (4,4%) l’Unione europea, 6 (2,6%) il conflitto in Ucraina, 6 (2,6%) il cambiamento climatico e 3 (1,3%) le tematiche di genere o Lgbtq+.
Settembre ha visto un aumento della disinformazione sull’immigrazione e di quella a tema Covid-19 e vaccini.
Il primo dato è coerente con la dinamica europea, registrata da EDMO, mentre il secondo è in controtendenza. Pur rimanendo l’argomento più colpito dalla disinformazione, le notizie false sulla crisi in Palestina sono diminuite rispetto a quanto visto nel mese di agosto. In calo anche la disinformazione sull’Unione europea e sul conflitto in Ucraina.
Le percentuali di informazioni false per quanto riguarda gli altri temi monitorati sono rimaste stabili o hanno mostrato solo lievi fluttuazioni.

AUMENTANO LA DISINFORMAZIONE SULL’IMMIGRAZIONE E SUI VACCINI PER LA COVID-19
Complice la manifestazione anti-immigrazione tenutasi a Londra il 13 settembre 2025, si sono diffuse anche in Italia svariate storie false a supporto della narrazione (infondata) della sostituzione etnica. Tra queste, è diventato ad esempio virale un video dell’attivista di estrema destra olandese Eva Vlaardingerbroek del 2024, secondo cui in alcune città europee i migranti sarebbero la maggioranza. È poi circolata la notizia secondo cui una politica belga avrebbe affermato che chi non accetta l’Islam può andarsene dal Belgio. In chiave islamofoba, si è diffusa anche la frase mai detta di un presunto Imam che avrebbe affermato: «la jihad continuerà finché ogni induista, cristiano, buddista e ateo verrà ucciso».
Il mese di settembre ha visto un ritorno della disinformazione sui vaccini anti-Covid, ed è circolata la notizia (falsa) secondo cui uno studio italiano avrebbe dimostrato che i vaccini anti-Covid aumentano il rischio di cancro. Inoltre, si sono diffuse storie secondo cui la Croce Rossa potrebbe negare la donazione del sangue dei vaccinati contro il Covid, ed è stata rilevata la notizia infondata secondo cui la Commissione europea avrebbe ammesso che le persone vaccinate erano «topi da laboratorio».
RECORD DELLA PERCENTUALE DI DISINFORMAZIONE GENERATA DALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
La percentuale di storie false che sfruttano contenuti generati dall’IA sale di otto punti percentuali a settembre rispetto al mese precedente (44 articoli su 226 totali, cioè l’19,5%) e raggiunge un nuovo record. Questo valore è nettamente più alto della media europea registrata da Edmo nello stesso mese (intorno al 10%).

Il nuovo record delle notizie false è dovuto in parte alla notizia della morte dell’attivista di estrema destra Charlie Kirk, e in parte alla crisi in Palestina. L’assassinio del 10 settembre, infatti, ha dato il via alla generazione con l’IA di una serie di contenuti falsi secondo cui vari artisti e personalità del mondo della musica avrebbero offerto tributo a Kirk con canzoni o gesti significativi. Si è anche ripresentata la teoria secondo cui la serie televisiva.
I Simpson avrebbe predetto il futuro, e nello specifico la morte dell’attivista.
Per quanto riguarda la crisi in Palestina, sono circolate in particolare numerose immagini generate da intelligenza artificiale volte ad esagerare il supporto per la causa palestinese.