Contro la “shrinkflation” l’Italia rischia una procedura d’infrazione

Dal 1° aprile in Italia diventerà obbligatoria un’etichetta per indicare le confezioni colpite dalla shrinkflation, la pratica che riduce la quantità di prodotti al loro interno senza abbassarne il prezzo. «Ci siamo mossi subito per porre un freno alla shrinkflation. L’Italia, insieme alla Francia, è stata tra i primi in Europa ad aver introdotto una normativa tecnica per arginare il fenomeno. Ancora una volta abbiamo fatto da apripista», ha dichiarato a dicembre il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.

C’è però un problema: la misura introdotta dal governo Meloni per tutelare i consumatori rischia di ritorcersi contro l’Italia, dato che l’Unione europea potrebbe aprire una procedura d’infrazione nei confronti del nostro Paese. Il governo, infatti, non ha rispettato le regole dell’Ue da seguire quando si modificano le norme che possono restringere il mercato unico europeo. Questo problema non riguarda invece l’altro Paese citato da Urso, la Francia, che ha rispettato le regole europee.

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